Roma, 4 apr – La sinistra riparta da Greta, o dalla “sindaca” afro di Chicago, o da Pamela Anderson, ma anche da Mahmood e dal compagno Ivano di Marino (quello che dice le parolacce ed è una cifra simpatico). Adesso la sinistra – scomparsa dai radar delle periferie e fuori dai giochi sulla protesta popolare di Torre Maura – va in visibilio per un quindicenne col cappuccio che da solo “affronta i militanti di CasaPound”. Offrendo a Christian Raimo e Repubblica la possibilità di esprimere un’opinione sulla protesta anti rom della periferia romana che non sia limitata all’indignazione per lo “scempio” del pane calpestato.
Un ragazzino “sfida” CasaPound?
I fatti sono questi. Ieri durante il secondo giorno di protesta dei residenti di Torre Maura contro il trasferimento non annunciato di decine di rom in un centro di accoglienza del quartiere, un ragazzo ha espresso il proprio dissenso dando vita ad un confronto verbale con Mauro Antonini, responsabile per il Lazio di CasaPound. Come si evince dalle immagini non tagliate (dal minuto 48 circa a 55 della diretta Facebook di Antonini), il quindicenne si limita a ripetere alcuni classici ritornelli della sinistra: “Nessuno può essere lasciato indietro”, “l’estrema destra strumentalizza elettoralmente queste proteste”, “si fa leva sulla rabbia della gente”.
Tanto basta a Repubblica per montare un servizio ad arte sull'”adolescente che sfida CasaPound”, a Christian Raimo per sostenere che il ragazzino è in grado di dare le risposte che gli esponenti politici di sinistra non sanno dare, all’ex presidente Pd del XV Municipio Danilo Torquati per commuoversi di fronte a tanta sana sfrontatezza antifascista. Insomma non l’hanno detto proprio chiaramente, ma la sinistra forse dovrebbe ripartire dal ragazzino di Torre Maura. Che poi di questi tempi gli adolescenti impegnati alla Greta Thunberg sono di gran moda.
Sinistra: un nemico chiamato realtà
La sinistra continua a non accorgersene, ma il suo più grande nemico si chiama realtà. A partire dall’episodio del ragazzino in sé per cominciare, con i video da cui vengono scientemente tagliate le scene in cui non risponde alle domande di Mauro Antonini sul business dell’accoglienza, o in cui viene affettuosamente “rimesso al suo posto” dagli adulti del quartiere, che con amore gli fanno notare come lui dall’alto dei suoi quindici anni forse non riesce a comprendere le problematiche connesse al degrado e alla sicurezza.
La distanza dal popolo
Prima di aggrapparsi al ragazzino che sfida CasaPound, la sinistra si trovava di fronte al solito bivio ogni qualvolta il malcontento delle periferie presenta un conflitto “etnico”: indignarsi condannando il razzismo e i partiti che parlano alla pancia della gente (rischiando però di mostrarsi per l’ennesima volta distanti dal popolo), oppure provare a non colpevolizzare “il proletariato” giustificando certe proteste con il disagio delle periferie, ma nicchiando sulla questione etnica e non riuscendo in alcun modo a dare risposte né rappresentanza politica?
Il primo segmento, quello dei radical chic incalliti continua ad essere il più rappresentativo, da Gad Lerner al Pd, fino ai centri sociali e i Raimo di turno, la priorità è quella di condannare la deriva razzista etc. Il secondo, quello di chi come l’ex ministro Fassina cerca di comprendere i cittadini di Torre Maura e almeno prova a porsi dialetticamente rispetto alla questione della scomparsa politica della sinistra dalle periferie, è assolutamente minoritario.
Bene così. Grazie ai Raimo e a Repubblica, a quella sinistra che bypassa ogni questione politica e sociale in nome dell’antirazzismo e del politicamente corretto, a quelli che provano orgasmi multipli per Greta o per il ragazzino “nessuno resti indietro”, le periferie, il popolo reale e non quello degli aperitivi in centro, cercherà sempre di più altre forme di rappresentanza. Che si chiami Salvini (per ora) o CasaPound.
Davide Di Stefano
8 comments
sotto molti aspetti Salvini fa molta scena ma non dà molto seguito alle promesse di tutelare gli italiani discriminati grazie alle leggi approvate dalla sinistra.
O Salvini lavora di più per eliminare queste distorsioni sinistrorse o la gente riverserà il voto su CasaPound o Forza Nuova.
Con il cappuccio ci si pulisca il deretano, questo vigliacco comunista , tipico sinistro affamatore del popolo italiano , un popolo schiavo e suddito di una impunita ed intoccabile burocrazia comunistoide ed immigrazionista……….nessuno si preoccupa degli italiani alla canna del gas o delle periferie in mano alla delinquenza, rom o negroide che sia , nessuno parla di spaccio o degrado………. Siamo nelle mani di pseudo intellettuali sinistrorsi che tuonano contro il razzismo ed il fascismo ma i primi ad essere razzisti e xenofobi sono proprio loro che ,con parole codarde ed infamanti ,sputano quotidianamente veleno contro i poveri sudditi italioti………. Hanno come obbiettivo una società marcia e putrida, dove il tessuto sociale italico venga sostituito dalla fecciaglia umanoide varia………. Schifosi traditori.
Coglionazzo utile idiota nipote di 68ini trinariciuti. Grazie a questi piccoli idioti l’Islam ci dominerà a breve.
Prima dicono che casapound è violenza e brutalità e poi dicono che un ragazzino di 15 anni li può sfidare senza problemi…..
Mha….
La verità è una sola….sinistra = malattia.
[…] su Torre Maura sono tutti d’accordo su una cosa: la sinistra deve ripartire da Simone, il quindicenne che avrebbe “sfidato i militanti di CasaPound” ripetendo in sequenza 2-3 ritornelli tipici dei buonisti sul parlare alla pancia della gente o […]
Davvero commovente. Chissà se ha chiesto ai genitori (che, seguendo il pratico esempio di tutti i benpensanti, avranno senz’altro detto sì…) di poterne ospitare nella propria casa una dozzina.
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