Reykjavik, 5 ott – Spetta all’Italia il privilegio di essere il primo paese dell’alleanza ad impiegare, in un’operazione di Air Policing, il caccia di quinta generazione F35 Joint Strike Fighter.
F35 italiani a difesa dello spazio aereo islandese
Per circa tre settimane, sei i caccia F35, provenienti dal 32° Stormo di Amendola, assicureranno la sorveglianza dello spazio aereo islandese conducendo, nel frattempo, attività addestrativa congiunta con il personale della Icelandic Coast Guard.
L’Air Policing (AP) è una capacità di cui si è dotata la Nato a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico dell’alleanza dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri. L’attività consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto scramble.
L’Aeronautica Militare italiana partecipa con continuità all’Interim Air Policing in Albania a partire dal 2009, in Slovenia dal 2004, in Montenegro dal 2018, mentre è già stata impegnata in Islanda per quattro volte a partire dal 2013.
La Task Force Air (TFA) 32nd Wing, costituita sulla Base aerea di Keflavik sarà alle dirette dipendenze del Comando Operativo di vertice Interforze (C.O.I.) e sarà costituita, oltre che dal Task Group Lightning, anche da personale tecnico e logistico e da un team di Controllori della Difesa Aerea del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico. Questi, in coordinamento con la Coast Guard Islandese, assicureranno le funzioni proprie della difesa aerea, dalla sorveglianza e identificazione al controllo degli intercettori nell’Aerea di Responsabilità (AOR – Area of Responsability) oltre ai collegamenti con il CAOC (Combined Air Operation Center) di Udem.
Importante anche il compito svolto da dal 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” dell’Aeronautica Militare di Martina Franca (TA) che, coadiuvato da personale “Force Protection” del 32° Stormo, si occuperà di assicurare la sicurezza delle operazioni. La 46^ Brigata Aerea di Pisa ed il 14° Stormo di Pratica di Mare, grazie all’utilizzo dei vettori C-130J e KC 767, si è occupato invece del trasporto di personale e materiale, e di garantire il rifornimento in volo ai velivoli F-35. Le attività di trasporto sono state seguite, assicurando la prevista cornice di sicurezza nella traversata verso l’Islanda, da un pattugliatore ATR P-72 del 41° Stormo di Sigonella che con il ha effettuato l’importante compito di SAR (Search And Rescue) oceanico.
Aldo Campiglio
Li usasse pure, l’ Italia, per la difesa delle acque territoriali Italiane! Contro le oenneggi’ per affondare le loro luride navi non appena violano i nostri confini allo scopo di scodellar negranza di contrabbando…!…..