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Mar Rosso, perché è realistico pensare a un attacco via terra degli Stati Uniti in Yemen

by Aurelio Del Monte
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Stati Uniti Yemen

Roma, 30 apr – Seppur “a passo di lumaca”, il Medio Oriente continua ad estendere le maglie del conflitto. La questione è desumibile dal fatto che gli scontri tra gli attori si facciano sempre più diretti e frontali, a differenza delle azioni passate spesso orientate a colpire l’avversario in zone franche o attraverso “dimostrazioni militari” poco inclini a generare reali danni (si pensi all’ultimo attacco dell’Iran verso Israele). L’ultima miccia potrebbe essere scatenata dall’ennesimo ritorno degli Houthi nel Mar Rosso, vediamo perché.

Mar Rosso, il ritorno degli Houthi

Gli Houthi sono tornati a colpire nel Mar Rosso. Stavolta contro una nave commerciale greca, come riporta Il Tempo. L’imbarcazione, battente bandiera maltese, è stata presa di mira da tre missili balistici antinave. Ciò nonostante, è riuscita a proseguire nella sua navigazione. Il tweet del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom)  recita così: “I rapporti iniziali indicano che non ci sono stati feriti e la nave ha continuato la sua rotta”. Nell’attacco è stato utilizzato anche un drone, diretto però alle navi da guerra Usa che pattugliavano la rotta marittima, poi abbattuto dalle forze statunitensi. Il CentCom afferma inoltre di aver “ingaggiato e distrutto con successo” un UAV Houthi diretto verso due navi: la USS Mar delle Filippine e la USS Laboon nel Mar Rosso. Ora, a prescindere dall’evento in sé e dalle sue conseguenze minime, la questione approfondisce il ruolo che gli Stati Uniti vogliono recitare nell’area…anche a costo di invadere lo Yemen.

Perché gli Stati Uniti pensano all’invasione di terra nello Yemen

L’idea che Washington stia pensando ad agire sul territorio è stato diffuso da alcuni media libanesi, che citando testualmente asseriscono che “i preparativi degli Stati Uniti per una vasta campagna aerea contro lo Yemen, che includerà anche un attacco via terra”. Dall’altro lato i ribelli yemeniti, solidali con la causa dei palestinesi e in guerra con le navi occidentali sostanzialmente per rappresaglia indiretta contro Israele, potrebbero regolarsi a seconda delle mosse della Casa Bianca. Curiosa l’indiscrezione proveniente da Al Ajhbar, quotidiano vicino a Hezbollah, secondo cui il piano sarebbe attuato da fazioni fedeli agli Emirati Arabi Uniti: considerando la posizione dello Stato arabo nei riguardi degli Usa, ambigua dopo lo scoppio della guerra Gaza, ci sarebbe da indagare. Il punto, semplificando, sembra essere questo: gli Stati Uniti valutano di avanzare via terra in Yemen per scardinare il fenomeno Houthi alla radice. Allo scopo di tenere sotto controllo un’area che è diventata problematica quasi come quella che affaccia sul Mediterraneo…Di conseguenza le indiscrezioni, per quanto non confermate ufficialmente, hanno una loro razionalità.

Aurelio Del Monte

 

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