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Marcia antirazzista a Milano, l’ennesima pagliacciata del sindaco Sala

by La Redazione
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Milano, 2 mar – Si può anche prenderla come un anticipo del Carnevale ambrosiano che culminerà sabato 9 marzo. Una bella mascherata e via. Ma dell’ennesima marcia per i diritti, Milano, in piena “Mahmood-mania”, francamente, non ne sentiva il bisogno.

Eppure oggi per le vie del centro del capoluogo lombardo sfileranno i soliti noti “contro ogni discriminazione e razzismo”, con l’ossessione di Salvini e dei fascisti. Anche lo schieramento è sempre lo stesso: partiti e politici di sinistra e ultrasinistra, intellettuali o simili, cantanti, attori, registi, saltimbanchi vari al fianco dell’associazionismo votato al business della cosiddetta accoglienza. Nell’eterna partita dei “diritti” la saldatura tra il ricco mondo Lgbt e quanti mirano alla sostituzione del nostro popolo con altri è ormai totale.

A fare gli onori di casa ci sarà il sindaco Beppe Sala insieme al suo predecessore, Giuliano Pisapia, e – last but not least – non poteva mancare l’adesione dell’Anpi, l’immarcescibile Anpi, rappresentata addirittura dalla presidente nazionale.  

“Prima le persone”

People, prima le persone è il titolo della simpatica kermesse sulla cui pagina Facebook si può leggere il testo dell’appello: “Diamo vita a una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare l’odio e per creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B… Perché pensiamo che le differenze – legate al genere, all’etnia, alla condizione sociale, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute – non debbano mai diventare un’occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare.

La solita arroganza

Ecco, al di là della consueta litania sull’odio, la discriminazione e via piagnucolando, una simile sfilata, inserita più che giustamente tra la Milano Fashion Week e il Carnevale, presenta toni più arroganti del solito. E magari uno potrebbe anche preoccuparsi pensando che un simile modello rischia di prendere definitivamente il sopravvento. Per ora è un incubo che si scioglie in una risata quando leggi cose del tipo: “Ci sarà anche un omaggio a Emma, presa di mira da un consigliere leghista perché a favore dell’apertura dei porti”.

C’è poco da fare, è difficile innalzare al rango di nemico qualcuno che non ha nemmeno il senso del ridicolo. E le maschere non c’entrano, quelle sono serissime.

Fabio Pasini

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16 comments

Filippo 2 Marzo 2019 - 11:46

Per capire in modo più approfondito da dove viene certa estrema sinistra post marxista, globalista, filo immigrazionista e antinazionale consiglio di leggere Filosofia della Rivolta, critica dell’ideologia della sinistra radicale, di Batalov edizioni Anteo e anche il Sessantotto di Danilo Fabbroni edizioni Solfanelli….Ovviamente anche molti libri di Costanzo Preve e più recentemente di Paolo Borgognone, come L’immagine sinistra della globalizzazione ne danno uno spaccato storico. La sinistra radicale, extraparlamentare e non, è figlia di quel Sessantotto apparentemente antiborghese, in realtà ultraborghese, anarcoliberale e libertario travestito da comunismo che ha fatto da battistrada culturale per l’americanizzazione anche della nostra Nazione!

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Maurizio Costanzo 2 Marzo 2019 - 1:15

Giornalismo oggettivo dove???

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Giovanni pacchi 2 Marzo 2019 - 4:07

Quello che vi contraddistingue è proprio il vostro limite:avete ormai da tempo perso i connotati di quell’humanitas che vi rende riconoscibili solo nella vostra assoluta disumanità:zombi che si fagocitano gli uni con gli altri..e alla sommità il Leviatano Salvini. Non abbiamo bisogno di ulteriori letture x riconoscere il marcio che vi abita. Non ascolto..nessuna capacità di comprensione e afonia..NIENTE DIALOGO. NIENTE PAROLA..SIETE VOI LE MASCHERE MUTE DEL TEATRO DELL’ASSURDO!!!

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Bracco 4 Marzo 2019 - 3:25

Bene.La ricreazione è finita!

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Roby 2 Marzo 2019 - 4:53

Ma chi se ne frega delle trovate di Sala…

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Angelo Conte 2 Marzo 2019 - 5:55

Vedete i cinesi sono venuti in Italia senza creare clamori,i loro negozi sono spuntati ovunque e in competizione con i nostri; non stanno con gli auricolari anzi li vendono,non ho mai sentito sul loro conto parlare di droghe,prostituzione e casi delittuosi,piano piano e in silenzio si sono integrati.E perché gli africani non sono bene accetti?La risposta è semplice:”sono l’opposto dei cinesi”per intenderci.Allora perché stanno a cuore al PD e alle politiche della sx?Non so rispondere a questo.Semplificare con la morte nelle traversate,esseri umani,fuggire dalla disperazione,buona manovalanza da sfruttare, business della migrazione,non è sufficiente.Siamo razzisti o altro,sconfinare con l’olocausto degli ebrei è assurdo ma,siamo arrivati anche a questo.Ne usciremo? Non lo so!

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Pietro Poidomani 2 Marzo 2019 - 7:20

Ma chi è questo giornalista?

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