Home » Mentre la destra si smarca dal saluto romano, la sinistra difende chi sfonda teste

Mentre la destra si smarca dal saluto romano, la sinistra difende chi sfonda teste

by La Redazione
0 commento
destra

Roma, 12 gen – Il mondo di destra ha fatto a gara di “smarcamento”: dopo le polemiche sul 7 gennaio c’è stato un fiorire di prese di distanza ed articoli diffamatori nei confronti di una celebrazione che ricorre da 46 anni. Insomma, mentre la destra ha cercato di tagliare i ponti, la sinistra non ha mancato di celebrare con una copertina de L’Internazionale firmata Zerocalcare gli antifascisti che hanno aggredito a Budapest un uomo durante il “Giorno dell’onore”.

La destra non si sa difendere

L’Internazionale ha deciso di far luce – di nuovo – sulla situazione di Ilaria Salis, maestra elementare di Milano che da quasi dieci mesi si trova detenuta a Budapest in massima sicurezza dopo che il 10 febbraio scorso si erano resi protagonisti di due agguati nella capitale ungherese: nel primo, avvenuto intorno alle 12 del 10 febbraio, a farne le spese è stato un uomo. In sette lo hanno prima seguito e poi aggredito alle spalle. Nella seconda, intorno alle 23, due “neonazisti” sono stati attaccati sotto la propria abitazione. Come riporta Il Manifesto “La pena prevista per tutto questo in Ungheria può arrivare fino a 16 anni, e a Salis è stato proposto un patteggiamento a 11 anni. La procedura ora prevede che, dopo la chiusura delle indagini, il pubblico ministero formuli la sua accusa, poi comincerà il processo vero e proprio. Forse il prossimo febbraio, con udienze a cadenza bimestrale a porte aperte“. Il ministro Nordio aveva già promesso: “Faremo di tutto per mitigare la detenzione”, dopo che il padre della maestra si era rivolto direttamente al capo del Governo Giorgia Meloni per denunciare le condizioni disumane della detenzione. Insomma, andare a fare i giustizieri in Ungheria sembra non sia consigliabile, ma resta la faccia da culo di un mondo che dopo aver pianto per una settimana dopo il 7 gennaio celebra un gruppetto di antifascisti andato in una capitale europea proprio per fare quello che hanno fatto: aggredire e picchiare. Questa no, è una violenza che non indigna i benpensanti sinistroidi che anzi, vogliono proprio celebrarla. Per farsi assolvere da questi ipocriti vi siete scusati per il saluto romano?

Qualcuno gli spieghi come si fa

Ora, qualcuno dovrebbe fare un corso di comunicazione paracula al sistema mediatico, culturale e giornalistico di centrodestra: com’è possibile che dai lidi della sinistra si difenda sempre e comunque i propri “pargoli” – per puro interesse sia chiaro – mentre da destra le risposte che arrivano dopo un corteo autorizzato e senza violenze sono state pesci in faccia e prese di distanza? Un insulso ed ignobile scarica barile verso migliaia di militanti che hanno ricordato un evento celebrato da “tutto un mondo”, non solo una “minoranza irrilevante” come ha scritto Marcello Veneziani. Se la forma può variare, sarebbe dovuto rimanere intatto il contenuto che invece è stato denaturato, ghettizzato, depotenziato e messo “fuori dalla storia” per paura del giudizio della sinistra minoritaria. Qualcuno sa farsi i suoi conti, qualcun altro no.

La Redazione

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati