Roma, 15 feb – Chissà cosa penseranno ora tutti i “beatificatori” di Mia Martini e radical chic terminali vari, dopo il ritrovamento di questo video in cui la cantante esprime la sua opinione sull’omosessualità. Si tratta di uno spezzone della trasmissione Tv Donna Mattino, andata in onda su Telemontecarlo nel 1990, in cui la cantante, deceduta nel 1996, risponde alle domande di una fan che sta telefonando da casa. E alla domanda “Cosa ne pensi dell’omosessualità?”, la Martini da una risposta che al giorno d’oggi le costerebbe l’esclusione permanente da ogni circolo mediatico e la lettera scarlatta dell’omofobia: “Si tratta di persone molto sensibili… in molti casi ci sono degli scompensi, degli squilibri legati all’infanzia e al crescere in un ambiente privo di equilibrio. Penso che [l’omosessualità] sia il frutto della mancanza di equilibrio tra i ruoli importantissimi del padre e della madre. Quando uno dei due piatti della bilancia che pende più da una parte o dall’altra, naturalmente il bambino può vivere dei traumi profondi, che lo porteranno, una volta adulto, ad avere comportamenti omosessuali”.
Pigrizia e paura
Per la cantante quindi (ma si trattava di una convinzione molto diffusa allora) gay si diventa, non si nasce, e alla base del comportamento omosessuale c’è “una grande pigrizia mentale: vi è la volontà di escludere a tutti i costi l’altro sesso per pigrizia, per paura di affrontare dei problemi con noi stessi e quindi con gli altri.” E’ sicuramente “più comodo scegliere di avere un rapporto con una persona del nostro stesso sesso, ma questo non è un vero rapporto perché non ci si può completare e confrontare: è un ripiego“. Insomma, la cantante vedeva gli omosessuali come persone pigre e paurose: questa posizione in materia era forse influenzata anche dai tempi, e probabilmente, al giorno d’oggi nemmeno lei oserebbe esprimere opinioni talmente forti e scomode. Non lo sapremo mai. Ma oggigiorno, una boutade del genere le avrebbe regalato un ostracismo che, in confronto, quello subito dalla Martini negli anni 80 per ingiusta causa sarebbe stato una passeggiata.
Cristina Gauri
6 comments
……..i radical chic sono riusciti , già in quel tempo, a farla fuori mettendo in giro voci per screditarla..
Grandissima Mia Martini in ogni senso!!
Tutte le persone senza condizionamenti sanno e dicono che l’omosessualità è una patologia.
Ben le stà quello che le è successo, gli scompensi ha dimostrato di averli lei e la sua famiglia, chi ha scompensi mentali parla e ragiona come questa tizia, ecco perchè la mettevano da parte gli altri artisti, non facevano bene, ma benissimo.
Emanuela….ma vai a c….antare!
Ma quindi signora Cristina Gauri, lei ritiene l’omosessualità una malattia si o no?