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Mondiale Under 20, piccoli italiani crescono: la partenza delle nostre stelline

by Marco Battistini
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Roma, 27 mag – E’ iniziato esattamente una settimana fa il mondiale Under 20, ventitreesima edizione del torneo quest’anno riservato ai calciatori nati dal 2003 in avanti. Tra le ventiquattro partecipanti – suddivise in sei raggruppamenti – anche l’Italia. Gli azzurrini, inseriti nel girone D insieme a Brasile, Nigeria e Repubblica Dominicana, scenderanno in campo questa sera contro la rappresentativa caraibica per la giornata conclusiva della prima fase. 

Mondiale Under 20, una vetrina importante

Non facciamoci ingannare dalla scarsa popolarità del suddetto campionato giovanile. Qui, ad esempio, si è fatto conoscere un certo Haaland: quattro primavere fa il norvegese segnò nove reti in una sola partita. Nel corso degli anni infatti da queste parti sono sempre passate diverse future stelle assolute del pallone mondiale. Da Maradona a Luis Figo, e – in tempi più recenti – Xavi, Messi, Pogba. Solo per citare chi ha alzato il trofeo iridato mai vinto dalla nostra selezione. 

Nonostante ciò, le Under 20 italiane ultimamente qualcosa hanno comunque seminato. Terzi nel 2017 e quarti due anni più tardi, tra Corea del Sud e Polonia sono sbocciati diversi protagonisti odierni della nostra pedata. La fiorente classe del ‘97 – Dimarco, Barella, Pessina, Orsolini – a cui sono seguiti i ragazzi del 1999 (tra gli altri Carnesecchi, Frattesi, Scamacca e Pinamonti).

Le nostre stelline: Casadei, Baldanzi e Pafundi

Torniamo all’edizione corrente. Per scelta delle rispettive società – leggere alla voce stagione ancora in corso – non ci sono Terracciano, Fazzini, Fabbian e Volpato. Nonostante ciò, nei ventuno giocatori che il commissario tecnico Nunziata si è portato con sé in Argentina troviamo comunque un tris di nomi noti al grande pubblico del pallone italiano. Se la maggioranza del gruppo ha disputato l’ultima stagione tra terza serie, cadetteria e campionato primavera (in squadre di prima fascia), abbiamo al contrario già imparato a conoscere Casadei, Baldanzi e Pafundi. Sul centrocampista romagnolo ha investito il Chelsea, il trequartista toscano si è messo in bella mostra negli ultimi mesi con la maglia dell’Empoli. Il talentino dell’Udinese, invece, nelle ultime settimane ha iniziato ad assaggiare più assiduamente i campi di Serie A: sappiamo della profonda stima nutrita in lui dal cittì Mancini. Senza contare che (ovviamente) mancano all’appello i più “maturi” Scalvini, Miretti e Gnonto.

Leggi anche: Tommaso Baldanzi, ovvero i talenti italiani ci sono. Ma devono giocare

Il nostro mondiale Under 20 inizia con una lezione di calcio al Brasile

Poco male: benché rimaneggiati per i motivi di cui sopra, gli azzurrini presenti dimostrano comunque di saper governare – e bene – lo sferico arnese. Nella gara inaugurale di domenica scorsa, ad esempio, i nostri hanno dato una sonora lezione di calcio ai più quotati pari età del Brasile. Mezz’ora spumeggiante che ci ha condotto sul parziale di 3-0 (Prati d’opportunismo, Casadei caparbio su azione d’angolo suggerita dal mancino di Pafundi, ancora l’ex interista su rigore – da lui stesso procurato dopo una grande azione personale di Baldanzi) per nulla macchiata dall’inutile doppio ritorno dei sudamericani.

Italia-Nigeria 0-2, un passo indietro

Discorso diverso invece per quanto riguarda la partita giocata mercoledì. La Nigeria – come da tradizione, che a livello giovanile spesso e volentieri premia il maggior atletismo delle selezioni africane – vince la seconda gara del girone uscendo alla distanza. Le aquile in maglia bianca piegano il nostro undici grazie a una prova di grande intensità. L’Italia sbatte sulla traversa (Casadei), chiede un rigore – molti dubbi sul traversone di Zanotti – ma viene punita nella seconda frazione dalla fisicità degli avversari, quindi da un paio di situazioni difensive non gestite al meglio

Questa sera – ore 20.00 – la decisiva sfida contro la Repubblica Dominicana. I caraibici sono reduci da due sconfitte, tra cui il pesante 6-0 inflitto dai brasiliani. Servirà una (non impossibile) vittoria per qualificarsi come seconda o tra le migliori terze al turno successivo. Martedì si proseguirà quindi con gli ottavi di finale. Il mondiale argentino si concluderà domenica 11 giugno. Piccoli italiani crescono: chissà di non doverci ritrovare su queste pagine tra due settimane per raccontare una (seppur piccola) impresa calcistica a tinte azzurre.

Marco Battistini

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