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Morto Purgatori, il giornalista della propaganda liberal anti-italiana

by Stelio Fergola
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Purgatori

Roma, 19 lug – Andrea Purgatori è morto, lasciando dietro di sé gli strascichi di un’attività giornalistica da sempre orientata contro l’Italia e la sua libertà, ben “truccata” dalle indignazioni su casi che hanno scosso l’opinione pubblica ma su cui non ha mai scoperto assolutamente nulla di decisivo.

Purgatori, uno dei numerosi cronisti contro la Nazione

Da sempre con i potenti, in modo “furbo” con gli ultimi, Purgatori ha costruito la sua fama con la strage di Ustica. Un dramma su cui si è mosso, da giovane cronista del Corriere della Sera, senza scoprire assolutamente nulla né emettere sentenze, ma dichiarandosi sempre ufficialmente a favore delle vittime e del bisogno della verità. Insomma, una posizione facile per recitare la parte dell’amico del popolo, non dovendo egli stesso comunicare nulla, ma solo fare tanto avanspettacolo. Del resto, Purgatori di spettacolo ne ha fatto davvero, visto che ha recitato anche come attore. In lavori satirici come Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, ma anche in serie televisive come Boris. Opere peraltro molto ben fatte nel campo della comicità, ma altrettanto ben identificative di un personaggio che non viveva così confinato nella sua sfera professionale come si potrebbe raccontare in giro.

Perché Purgatori era tanta immagine, ma poca o nulla sostanza, se si parlava di difendere seriamente questo Paese. Tanta sostanza se si dovevano al contrario avallare le tesi dei potenti, tutte, come il razzismo urlato per ogni starnuto da Rula Jebreal, una delle ospiti più presenti nel suo programma di sedicente “approfondimento”, ovvero Atlantide. O come la incessante propaganda filoamericana incentrata sui dittatori cattivi dei Paesi presso cui esportare democrazia. O come l’immigrazionismo filo-Ong, su cui il giornalista si è speso anche lo scorso autunno, ripetendo a macchinetta l’inutilissimo dato delle organizzazioni sedicenti umanitarie che contribuiscono in minor parte agli sbarchi di clandestini (ignorando clamorosamente il loro ruolo di calamite, anch’esso dimostrato dai dati che evidentemente non fa comodo citare). Purgatori era l’esempio perfetto di allineato al potere e al sistema dominante. Con l’aggravante di spacciarsi pure per popolano. L’augurio – cristianamente parlando – è che si sia pentito prima di esalare l’ultimo respiro.

Atlantide? Un programma di propaganda liberal

Su Atlantide, il programma condotto da lui in questi anni su La7 (sic!), si potrebbero dire tantissime cose, ma è sufficiente elencarne un paio. Ricordi vividi che ben definiscono la natura della trasmissione. Viene alla mente Luciano Canfora che, ospitato da Purgatori, una volta asserisce che “il razzismo è l’essenza principale del fascismo” (una frase di una tale ignoranza da non necessitare neanche commenti). Oppure lo stesso conduttore che, ricordando dell’omicidio di Giacomo Matteotti, ha il coraggio di affermare che avvenne “su mandato di Benito Mussolini”, quando sono ormai decenni che la storiografia – perfino orientata a sinistra, si pensi a Lucio Villari – ha determinato l’estraneità dell’allora futuro Duce con i fatti che riguardarono il parlamentare socialista, sicuramente perito a seguito di attacchi squadristi, ma ben lontani dall’essere comodi al Mussolini stesso, in quel momento impegnato in un’operazione di allargamento della maggioranza parlamentare.

Per il resto, Atlantide era uno scaltro cavallo di Troia. Puntate “strategiche” sulla storia, sulle stragi e sul passato in mezzo ad un mare di trasmissioni dedicate ai “cattivi”, da Donald Trump a Vladimir Putin, rigorosamente in ordine di sgradevolezza per il pensiero unico liberal americano. Un programma in cui il passato serviva soltanto a mascherare la propaganda del presente. Orientata in modo non così diverso dai regimi totalitari che i cosiddetti “democratici” affermano di detestare. Non ci mancherà.

Stelio Fergola

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6 comments

GianSavio 19 Luglio 2023 - 4:48

la setta7 una costale digitale di repubblica del pd , della ue di von der pippen , atlantide un coacervo di ignoranza telematica audio visiva : se ci fosse stato ospitato Alex Jones quando parlavano male di Trump finiva che con un rutto il buon alex inceneriva la telecamera…

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Il vero Andrea Purgatori – Il Blog di Ras Taman 19 Luglio 2023 - 6:45

[…] Morto Purgatori, il giornalista della propaganda liberal anti-italiana Del resto, lavorare per Cairo è una patente. […]

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Germano 19 Luglio 2023 - 8:07

Non so manco chi sia questo

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Primula Nera 20 Luglio 2023 - 10:46

Le prime stagioni di “Atlantide”(condotte da Lusenti e altri)erano veramente belle,spaziavano su tutti gli argomenti in maniera interessante e approfondita. Andavano in onda ogni giorno il primo pomeriggio. Poi è diventato un’altra cosa,un programma settimanale in prima serata, dedicato ad un argomento d’attualità o di storia contemporanea, molto più convenzionale. Ma non saprei dire se ciò fosse iniziato con Purgatori conduttore o già prima ; sicuramente (tutto ha avuto inizio),comunque, nell’era Cairo, che ha peggiorato notevolmente una rete televisiva (ora infarcita di talk show dalla mattina alla sera…)che guardavo spesso ai tempi della gestione Tronchetti Provera.

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Lanfranco 22 Luglio 2023 - 9:28

Come è stato osservato , uno del giro della Sette7 , magari pure di piuEuropa o amico di soros quindi null’alt5ro che un hater di Trump ,Putin , insomma le solite bojate del genere “l’odio on line” , ” i complottistih” , “lo dice la sgienziah” etc etc

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