Roma, 28 mar – Mosca risponde a chi, dall’Europa, ha negato disponibilità di voler pagare le forniture di gas in rubli, come riporta un aggiornamento Tgcom24.
Mosca l’Europa e il gas in rubli
L’argomento è inerente la recente mossa russa di far pagare ai “paesi ostili” le forniture energetiche in rubli, anziché in dollari o euro. Una scelta netta, che ha provocato la reazione di alcuni dirigenti europei, tra cui l’amministradore delegato dell’Eni Claudio Descalzi, il quale ha dichiarato, come riportato da Repubblica, che “L’Eni non pagherà il gas russo in rubli”, questo perché “Eni non ha rubli; i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro e i contratti dovrebbero essere modificati per cambiare i termini”. Aggiungendo poi che “l’Europa dovrebbe guardare all’Africa per più forniture di gas”. E concludendo: “La richiesta della Russia di esportare il suo gas naturale essere pagato in rubli è un problema per i mercati energetici perché sta causando volatilità nei prezzi ed è molto difficile pagare quella valuta”.
Il Cremlino: “Certamente non faremo beneficenza”
A parlare è di nuovo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Se da Ovest non si vuole pagare in rubli, certamente Mosca non distribuirà all’Europa gratuitamente il gas. “Non faremo beneficenz”, ha garantito Peskov, Il portavoce non si è sbilanciato sulle contromisure decise dal governo russo per il lungo periodo rifedendosi, ovviamente, sempre ai “paesi ostili”. Ma sul punto è stato molto chiaro: “Di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. E’ quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione”.
Alberto Celletti