Napoli, 4 ago – Rieccoci: bentornati nel “Favoloso mondo di Luigì (De Magistris)”. Se ricordate la vicenda di Viraj Prasanna, il neo eletto consigliere per gli immigrati al comune di Napoli, penserete che alla fine “vissero tutti felici e contenti”. E invece no. Nessun “lieto fine” ma un susseguirsi di colpi di scena, degni della miglior telenovela.
Il 15 luglio scorso, come già scritto, Prasanna viene eletto consigliere comunale. La figura fortemente voluta da De Magistris e Roberta Sardu (assessore), diventa paradossalmente (per loro) un peso cui liberarsi. Viraj è balzato agli onori della cronaca per il suo totale digiuno dalla lingua italiana. Il video, viralissimo, dove tenta di rispondere a semplici domande, ha raggiunto numeri da capogiro. Ciò ha creato non poco imbarazzo tra i promotori dell’iniziativa. Tanto da invitare (certo, non pubblicamente) il “povero” Viraj alla rinuncia dell’incarico.
In un incontro con la Sardu, si sarebbe manifestata questa volontà: “L’assessore mi ha consigliato di dimettermi perché i giornalisti avrebbero continuato ad attaccarmi”, ha dichiarato Prasanna. Versione sconfessata dalla Sardu: “Non è affatto così. Viraj è venuto a prospettarmi questioni sue personali, private. Che non posso riferire. È stato eletto democraticamente ed ognuno sceglie liberamente”, si giustifica. Ma Viraj smentisce ed aggiunge: “La dottoressa Sardu mi ha detto: Guarda questo video, ci sono 8mila visualizzazioni. Domani arriveranno altri giornalisti. Io ho paura!”. Addirittura. Che sia paura o svelamento dell’ipocrisia buonista targata De Magistris, si è portati a propendere per la seconda delle ipotesi. Plausibile pensare che sia stata una costruzione “ad hoc” per supportare le politiche pro immigrazione del sindaco partenopeo. Plausibile pure pensare che Viraj, sia mera pedina: strumentalizzata sempre per i motivi di cui sopra.
Alla luce delle negative ripercussioni mediatiche, la “cabina di comando” avrà (opportunisticamente) deciso di fare dietrofront. Ma c’è di più: dal racconto di Viraj risulta che la Sardu abbia fatto “pressing” affinché rinunciasse al fresco incarico. Non considerando la sua pertinacia: delle dimissioni, neppure l’ombra. Prasanna, forte (per così dire) dei 504 voti, rivendica con certo orgoglio il suo ruolo parlando di “programma…progetti…”: ben 6, finora. O almeno così dice. E riguardo la sua totale incapacità comunicativa, ha rivelato che: “Prima delle elezioni avevo parlato con l’assessore e con altri del comune”. Insomma, tutti sapevano. “La Sardu – prosegue – mi aveva detto di andare avanti. Hanno scritto che il comune ha pagato per un traduttore ma non è vero”.
Credete sia finita qui? Il neo consigliere di Napoli denuncia di essere stato freddamente accolto dagli altri “addetti ai lavori”: nessuno lo ha mai aiutato, men che meno con l’italiano. Lingua, peraltro, che fin troppo ottimisticamente, Viraj crede di poter imparare entro gennaio (…). La prossima puntata della partenopea soap opera: giorno 6 agosto, ore 10,30. Convocazione “tavolo immigrati” presso Palazzo San Giacomo. Prevista una riunione con le comunità straniere della città. Motivo? Ignoto, ad oggi. Dato che un portavoce (Viraj, appunto) già c’è, l’arcano resta ancora tutto da svelare. Alla prossima puntata di “Luigi nel Paese delle Meraviglie“.
Chiara Soldani
Napoli, tutta l'ipocrisia buonista sul consigliere degli immigrati
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3 comments
…pazzesco, ..e io pago! ci.totò
???????? Non capisco…….. Ci vediamo a gennaio……… Magari impara il verbo essere………… ridicolo. Altrimenti tutti in Africa ed in Asia ad imparare le lingue delle risorse……… Per quanto riguarda de magistro il silenzio è la scelta migliore.
Ma quanto so’ intelligenti?