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Negli Usa vietare le armi è incostituzionale: si ripropone la base marcia di una società allo sbando

by Alberto Celletti
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Roma, 12 mag – Negli Usa vietare armi è incostituzionale. L’ultimo pronunciamento di un giudice federale della Virginia ripropone quello che, a conti fatti, è il presupposto “marcio” della società americana, quella dallo sparo facile anche per i motivi più futili.

Negli Usa vietare le armi è incostituzionale

A parlare è Robert Payne, giudice federale della Virginia, nel merito della legge che vieta ai rivenditori federali autorizzati di armi da fuoco di vendere pistole a giovani sotto i 21 anni. Uno dei numerosi finti tentativi a vuoto che la politica americana ha imbastito per rispondere allo stragismo dilagante che praticamente da sempre sconvolge l’universo oltreoceano. Ebbene, Payne ha bocciato senza mezzi termini la legge e il motivo è semplice: la norma viola il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, il quale protegge il diritto dei cittadini statunitensi di detenere e portare armi.

Strada senza uscita

Usa, armi facili per legge, addirittura per fondamenta. In 71 pagine, Payne parla dei diritti e delle responsabilità della cittadinanza concessi all’età di 18 anni, tra cui il diritto di voto, di arruolarsi nell’esercito senza il permesso dei genitori o far parte di una giuria federale. Inoltre, “se la Corte dovesse escludere i giovani di età compresa tra 18 e 20 anni dalla protezione del Secondo Emendamento, imporrebbe limitazioni al Secondo Emendamento che non esistono con altre garanzie costituzionali”. La sentenza potrebbe essere impugnata dal dipartimento di giustizia e si potrebbe finire di fronte alla Corte Suprema. Ma difficilmente se ne uscirà: senza un cambiamento delle fondamenta di un sistema marcio, è difficile che possa trasformarsi in qualcosa di bonificato.

Alberto Celletti

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1 commento

fc 12 Maggio 2023 - 7:47

Premettiamo sempre che il problema vero non sono le armi, non sono le vetture come non sono le penne per scrivere, quanto piuttosto chi impugna, chi guida, chi scrive. In proposito, per aiutare a capire, indirettamente ma chiaramente, si proponga pure qualche testo serio di grafologia (per iniziare facilmente, p.es. “L’ anima e la scrittura” di A.Teillard).
Tutti disarmati per finire totalmente nelle mani dei professionisti delle armi (e di qualcos’ altro), no grazie.

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