Roma, 17 sett – Sono passati poco piu’ di cento giorni da quando Bola Tinubu e’ stato eletto presidente della Nigeria. C’é da dire che il capo del governo del Paese africano non ha perso tempo, iniziando a promuovere le riforme necessarie per un suo sviluppo economico.
Nigeria, lo stop ai sussidi per i carburanti
I provvedimenti presi dal presidente fino ad ora sono tre, ovvero: l’abolizione dei sussidi sui carburanti, l’unificazione del tasso di cambio e la creazione di una commissione per semplificare il sistema fiscale. La prima è forse la piu’ controversa delle riforme, in quanto enormemente impopolare, sebbene necessaria per ridurre il deficit di bilancio. Per capire quanto abbiano pesato questi sussidi sulle casse dello stato basti pensare che solo nel 2022 il governo ha speso 10 miliardi di dollari per tenere basso il prezzo dei carburanti, una somma colossale, ben superiore alle spese per l’istruzione, per la Sanità e per i servizi sociali messi tutti insieme, per un totale chiaramente insostenibile. Da tempo c’erano pressioni da parte delle istituzioni internazionali per abolirli, ma nessuno lo aveva fatto in tuanto timoroso dell’opposizione dell’opinione pubblica, preoccupata di un aumento dei prezzi di tutti i beni essenziali. Insomma, Tinubu aveva ben poca scelta, e ha agito di conseguenza. Prevedibilmente, tutto ciò ha portato ad un aumento dei prezzi, ma anche a un calo dei consumi di carburante pari a 18,5 milioni di litri al giorno, visto che l’impiego giornaliero e’ passato da 66,9 milioni di litri a 48,5 milioni di litri quotidiani: un calo dovuto al fatto che gran parte dei carburanti sussidiati veniva contrabbandato nei paesi vicini e l’abolizione dei sussidi ha fermato questo contrabbando.
Le altre riforme
La seconda riforma varata da Tinubu riguarda l’abolizione dei diversi tassi di cambio e l’introduzione di un unico valore, al fine di semplificare la vita degli imprenditori che trovano difficile ottenere la valuta pregiata di cui hanno bisogno, senza contare che il sistema appena abolito incentivav enormemente la corruzione, poiché che chi aveva accesso alle valute straniere a prezzo calmierato successivamente le vendeva a prezzo di mercato, speculandoci e ottenendo grossi guadagni. Per quanto riguarda la riforma del sistema fiscale, il presidente ha creato una commissione che ha come obiettivo quello della semplificazione, aumentando la tassazione in maniera tale da permettere allo Stato di disporre di maggiori risorse da utilizzare per finanziare i servizi essenziali e ridurre cosi’ l’indebitamento.
Giuseppe De Santis