Roma, 17 mar – Oggi ho visto l’Italia. Era dolce, poetica, profonda come è sempre stata. La sua immagine mi illumina, la sua identità mi commuove. Ho ascoltato le sue parole, la sua lingua, pronunciate senza che vi fosse unità e quasi nessuno che la insegnasse. Ho udito le voci di chi la amò.
Mi guardano, mi scrutano, e sento che mi suggeriscono, mi ispirano a continuare, ad andare avanti. Nonostante la sofferenza, nonostante le difficoltà, le trame che la vogliono morta, l’Italia è ancora qui. Assediata da volontà esplicite, ma anche da suggestioni errate, da complicità consapevoli e da utili idioti.
Alcuni italiani non si arrendono, qualcuno racconta. Probabilmente perché l’Italia, indipendentemente da tutto, li fa stare bene. Perché la amano nonostante tutto, la vivono nonostante tutto, vogliono morirci nonostante tutto.
Oggi ho visto l’Italia. Ho avvertito la potenza dell’Altare della Patria, la magnificenza del Duomo di Milano, il fascino del Cristo Velato, le passeggiate suggestive sull’isola di Capri tra l’antica villa dell’Imperatore Tiberio e la Villa San Michele, l’impatto stupefacente del Canal Grande e della Basilica di San Marco a Venezia. Ho avvertito i sapori, gli odori della campagna toscana, della riviera ligure e della costiera amalfitana. Ho sentito il fascino del confine con l’Austria, richiamante alla Patria. Mi ha illuminato l’Ortigia, mi ha sconvolto Ostia Antica.
Sento le voci di Giuseppe Mazzini, di Giuseppe Garibaldi, di Benito Mussolini, di Enrico Mattei, di Adriano Olivetti, di Bettino Craxi. Dei ragazzi del ’99 che ci portarono alla Vittoria. Di Enrico Toti che combatté con una gamba sola. Quelle tremolanti ma coraggiose di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mi fanno sentire bene, perché sono tutt’altro che perfetto, ma l’Italia mi rende migliore. Ho imparato la filosofia dai grandi pensatori meridionali, il pragmatismo rivoluzionario dai settentrionali. Mente, cuore e anima vanno di pari passo.
Non sono un santo, ma l’Italia mi spinge ad essere un uomo migliore. L’amore per lei mi spinge a crescere, a fare di meglio, ad abbandonare le mie miserie e a volare nell’iperuranio. In un certo senso, l’Italia mi spinge alla redenzione. A volare alto verso la salvezza.
Oggi ho visto l’Italia. Ed è bellissima. Buon 17 marzo a tutti.
Stelio Fergola