Roma, 24 mar – Settimane fa la Pfizer, ora la Novartis e la Sanofi, si allunga la lista delle aziende farmaceutiche che abbandonano la Russia a seguito della guerra ucraina. Lo si apprende da Repubblica.
Le aziende farmaceutiche che abbandonano la Russia
Sono la Novartis e la Sanofi, rispettivamente svizzera e francese, le aziende che abbandonano la Russia dall’inizio del conflitto. Novartis ha definito la guerra come “un atto di violenza non provocato che danneggia persone innocenti”, e ha confermato di voler intraprendere iniziative specifiche, come la sospensione degli investimenti e del marketing in Russia. La Sanofi comunica iniziative simili, anche se entrambe continueranno a fornire farmaci alla Russia, fermando però l’avvio di nuovi studi clinici sul territorio, azione che era già stata intrapresa dalla Pfizer.
Una lunga lista
La Novartis spiega inoltre di aver distribuito sul territorio circa 600mila campioni di antidolorifici, antibiotici, farmaci oncologici e cardiovascolari, per tenere alta la fornitura di medicinali per coloro che nell’area in guerra hanno bisogno di queste terapie. L’azienda ha inoltro promosso una donazione di circa 3 milioni di dollari all’Ucraina e agli Stati vicini. Novartis e Sanofi si aggiungono quindi alla lista di aziende farmaceutiche “in fuga” da Mosca, oltre alla già citata Pfizer e al suo stop agli studi clinici in Russia oltre al reclutamento di nuovi pazienti. L’azienda aveva dichiarato di non possedere alcun luogo di produzione nel paese, assicurando che però continuerà la fornitura di medicinali per garantire le cure a chiunque ne avrà bisogno (“bambini, anziani e persone fragili che fanno affidamento sulle nostre terapie”). Le altre aziende che hanno seguito un percorso simile sono MSD, Eli Lilly e Abbott.
Alberto Celletti
1 commento
Dio volesse che chiudessero pure da altre parti e si cominciasse ad affrontare i mali con studiata e dimostrata prevenzione, attenzione e senza la sconfitta continua del “chiodo scaccia chiodo”.