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Quando Letta diceva: “Le immagini dei migranti morti servono a indirizzare l’opinione pubblica” (Video)

by Davide Di Stefano
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Roma, 21 gen – Viviamo nell’epoca dei social, della propaganda perpetua, del regno incontrastato dell’immagine. Se un fatto non viene raccontato attraverso un video o un’immagine, è come se non esistesse. Secondo i media ufficiali i più bravi a sfruttare queste dinamiche sono i populisti, sempre pronti ad esasperare i toni della polemica, pronti soprattutto a sottolineare i crimini egli immigrati o ad enfatizzare il profilo “angelicato” delle vittime. In realtà queste dinamiche non sono esclusiva dei populisti, anzi sono proprio le élite, dell’informazione e della politica, ad averne fatto largo uso.

Non devono quindi sorprendere le parole pronunciate da Enrico Letta nel novembre del 2017 a Propaganda Live, che tornano di forte attualità in questi giorni, con il naufragio di un barcone e la morte di 117 immigrati che ha subito donato nuova verve polemica al fronte degli autorazzisti pro accoglienza. “E’ il meccanismo della pressione della pubblica opinione sui politici”, spiega Enrico Letta facendo riferimento alle immagini degli immigrati morti a Lampedusa nell’ottobre 2013. “Quando hai una tragedia”, spiega l’ex premier”, “hai una finestra di dieci giorni, come io ebbi, per lanciare una operazione militare e umanitaria (Mare Nostrum, ndr), che la pubblica opinione ha accettato perché c’erano quelle immagini lì”. 

Fa un certo effetto sentir pronunciare certe parole da un moderato come Enrico Letta, una lucida analisi sull’influenza dell’opinione pubblica attraverso immagini forti al fine di far accettare politiche immigrazioniste. Stessa cosa avvenne con il piccolo Aylan nel settembre 2015: la sinistra e il Pd non si fecero remore nello sfruttare l’immagine del corpicino del bambino di 3 anni morto sulla spiaggia per poter propagandare politiche pro accoglienza. E’ sempre bene ricordare da quale pulpito arriva la predica ai populisti/sovranisti, rei di parlare “alla pancia” del paese o di lavorare sulle emozioni degli “analfabeti funzionali”.

Davide Di Stefano

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1 commento

Raffo 21 Gennaio 2019 - 10:23

Articolo ineccepibile, veritiero e completo………la presunta superiorità morale della fecciaglia sinistra si basa sulla menzogna e la disinformazione………da letta a strada questi inadeguati comunistoidi sperano in un naufragio al giorno per poi piagnucolare in tv………di facciano un giro nelle Marche,in Abruzzo o in Emilia sui luoghi del terremoto e vadano a fare volontariato……..ma a questi signori gli italiani fanno schifo………. auguroni.

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