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Rimprovera ragazzini stranieri: “Fate troppo rumore”. Il branco lo massacra di botte

by La Redazione
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Varese, 9 mag — Pestato da un branco di giovanissimi stranieri per avere intimato loro di abbassare la voce: una serata al ristorante si è trasformata in un incubo per un 59enne di Luino, comune in provincia di Varese che si affaccia sul lago Maggiore. La corsa al pronto soccorso con 15 giorni di prognosi, il volto sfregiato da un taglio profondo e una lesione al timpano per la violenza delle botte. Lo riporta il Corriere

Pestato da un branco di giovani stranieri per un rimprovero

L’episodio si è verificato ieri intorno alle 21 in un locale di viale Amendola, la via che dalla passeggiata sul lungolago conduce alla stazione internazionale. L’uomo, che stava consumando il pasto seduto al proprio posto, avrebbe chiesto al gruppo di stranieri, formato da tre ragazzi e tre ragazze, di abbassare il tono della voce. «Siamo in un locale pubblico, non potete comportarvi così». Per tutta risposta il 59enne è stato prima bersaglio di insulti, poi uno dei ragazzi si è alzato, lo ha raggiunto e lo ha massacrato di botte provocandogli diverse lesioni.

Dileguati

Finito il pestaggio il gruppo di stranieri si è dileguato velocemente, facendo perdere le proprie tracce, mentre i presenti allertavano il 112 e i mezzi di soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Luino e un’ambulanza che ha trasportato il ferito, in stato di choc, al pronto soccorso della città dove è arrivato in codice verde attorno alle 22. Lì ha ricevuto le cure mediche del caso. Le sue lesioni sono risultate guaribili in 15 giorni. 

L’increscioso fatto di cronaca è avvenuto a nemmeno una settimana di distanza da un altro fatto violento verificatosi a Luino, quando un imprenditore è stato pestato in un bar del centro mente consumava una colazione. L’aggressione gli è costata una frattura del naso e 30 giorni di prognosi.

Cristina Gauri

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3 comments

blackwater 9 Maggio 2023 - 9:21

con tutto il rispetto dovuto alla vittima di questa aggressione…alla base c’è il non aver capito la testa e la subcultura degli immigrati o dei figli di costoro.

con le persone civili si parla o si invita a moderare i toni;

con questi signori invece,la cosa migliore da fare è pagare e andarsene dal locale.

l’altra opzione è meglio non praticarla per non avere strascichi legali.

quindi,si paga,si va via e poi magari si maledicono quei politici di “destra” (???) che ancora si bagnano millantando centinaia di migliaia di posti di lavoro vacanti,da far riempire ai soggetti di cui sopra.

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fabio crociato 10 Maggio 2023 - 5:35

Bisogna saper capire quando, spesso, certo rumore rappresenta volontà di guerra; hai voglia poi a contrapporgli un silenzio pacifista !

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Germano 10 Maggio 2023 - 6:45

Credo che sia arrivato il punto…diciamo che sono d’accordo con il comento di blackwater, però io prima chiederei al ristoratore di chiamare la attenzione a quelle scimmie. Se lui non trova la soluzione al problema subito si che vado via ma il conto non lo pago e può fare quello che vuole che non pago, anzi. Poi sinceramente quella situazione mi è capitata speso in tutta Italia e con italiani maleducati perciò….

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