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Romics: Ecco cosa è successo davvero allo stand Shockdom (VIDEO)

by La Redazione
63 comments
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Uno dei post scritti dagli autori del fumetto

Roma, 11 apr – “Assalto fascista”, “Raid”, “Vandali che devastano”, “1000 euro di danni”. Titoli fortissimi quelli apparsi sul “Messaggero” e “Repubblica”, e altre testate per descrivere quanto accaduto ieri pomeriggio al Romics allo stand Shockdom, dove era in vendita il fumetto “Quando c’era Lvi”, opera di satira antifascista contro Mussolini e CasaPound. Gli autori Antonucci e Fabbri sui social si sono subito eretti a paladini dell’antifascismo, con centinaia di commenti degli utenti che gli davano solidarietà manco fossero dei martiri. Hanno parlato di devastazione, di tavolini rovesciati, parlando anche di 1000 euro di danni.  Hanno anche prodotto un lunghissimo comunicato dove terminano con la frase ad effetto “Noi siamo contro la violenza in generale, ma siamo antifascisti in particolare”. Anche l’editore Lucio Staiano parla di violenza fascista sottolineando che “il nuovo manganello è la coca cola”.

La versione dell'editore

La versione dell’editore Staiano

Il riferimento è alle modalità del raid, che altro non si è trattato che di uno scherzo, di una goliardata. A realizzarla è stato Davide Di Stefano, dirigente di CasaPound, che ha pubblicato anche un video del fatto sulla sua pagina ufficiale, anche lui sottolineando il carattere non violento e irriverente dell’azione. Un’azione “futurista” e goliardica, come si vede dal video, una realtà dei fatti ben lontana dalle dichiarazioni roboanti e super vittimistiche degli autori del fumetto. La cui colpa principale, prima dell’antifascismo, è quella di non fare ridere (oltre che a copiare un prodotto uscito anni fa). Brutta storia per chi pretende di fare della satira.

https://www.youtube.com/watch?v=RiPZXAbW1HY&feature=youtu.be

Davide Romano

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63 comments

Emil 11 Aprile 2016 - 2:31

la goliardata sarebbe appenderti

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M.N. 11 Aprile 2016 - 2:45

…non sapete stare agli scherzi, rosiconi!

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Massimo 11 Aprile 2016 - 7:53

Studia ignorante http://stragipartigiane.blogspot.it/

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Gianni 11 Aprile 2016 - 3:37

Il primate nazionale!

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antonio 11 Aprile 2016 - 3:37

ha fatto bene , io ci pisciavo sopra ai libri dei porci antifascisti

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matteo 11 Aprile 2016 - 10:04

amico sei davvero ignorante mi dispiace per te e per i coglioni come te…

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Anonimo 11 Aprile 2016 - 3:38

Se uno viene nel mio negozio e rovina la merce, fascista o meno, al minimo ripaga i danni. L’azione non è sembrata ne fascista, ne goliardica, è sembrato un coglione che rovina delle cose che non gli appartengono.

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BB 11 Aprile 2016 - 3:39

Bello vedere i commenti del video

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Anonimo 11 Aprile 2016 - 3:55

Marinetti si rivolta nella tomba.
Che goliardata!

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Filippo Marinetti 11 Aprile 2016 - 4:00

Che porelli

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Anonimo 11 Aprile 2016 - 4:29

cretino! vergognati!

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gianni 11 Aprile 2016 - 4:55

pagliaccio di merda, vorrei vedere se ti divertiresti se ai tuoi stand di merda di casapound arrivassero a farti lo stesso scherzo

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Massimo 11 Aprile 2016 - 7:51

Vedi che lo fanno sempre ma voi non dite niente l’attentato dinamitardo alla libreria di casa pound tempo non fa impressione , ipocrita http://www.ilgiornale.it/news/cronache/antifascisti-assaltano-libreria-casapound-ragazza-picchiata-1213702.html
poi
http://www.secoloditalia.it/2016/02/firenze-bombe-contro-casapound-distrutta-libreria-movimento/

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Massimo 11 Aprile 2016 - 8:03

Perché non è mai successo ?
Direi di peggio nel silenzio mediatico

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Giorgio L. 12 Aprile 2016 - 5:31

Le aggressioni agli stand di CasaPound si sprecano. E altro che Coca Cola. Ma tu dove stavi quando c’era da difendere quella libertà di espressione?

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Paolo 12 Aprile 2016 - 6:09

Perché non lo fanno mai?
Ecco un’ altro che vive nel mondo delle fatine.

Fatine komuniste, ovviamente.

Reply
Es 11 Aprile 2016 - 4:56

Quanto rumore per il lancio di una coca cola.

A piangere ora sono gli appartenenti ad un bacino che, normalmente, manifesta il proprio dissenso verso prodotti editoriali occupando sale pubbliche, militarizzando librerie, assaltando a volto coperto pacifiche riunioni. Un bacino per il quale qualunque voce difforme dalla propria è un “atto di provocazione”.

Fra l’altro c’è una differenza sostanziale: quando un Pansa, per fare un esempio, presenta un libro, non sta cercando di provocare ma di dare un contributo storiografico. Questo fumetto invece punta diritto al vilipendio di cadavere, all’offesa, alla provocazione contro un mondo che ha reagito con un mero lancio di ortaggi. O di coca cola.

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Mirko 12 Aprile 2016 - 7:37

Vilipendio di cadavere? Vedi cadaveri vilipesi? Ma che minchia dici? E’ un rimando ad un atto di vilipendio di cadavere perpetrato 70 anni fa, sul cadavere di un dittatore. Offesa: nei confronti di chi? Si chiama satira ed esiste dai tempi delle poleis greche. Mi pare giusto che, nel 2016, sia etichettabile offesa, la satira politica su uno dei periodi più oscuri della storia moderna, e su uno dei protagonisti negativi dei tempi. “Provocazione” sa tanto di Charlie Ebdo, ma proprio tanto. Su tutto si può scherzare, e NULLA è una provocazione in sè. Lo diventa quando teste di cazzo similari si permettono atti simili. Il lancio di ortaggi è un’altra definizione parziale del problema. Non è che, non essendo sassi, la cosa non sia grave. Dal punto di vista economico buttare 50 volumi da 20 euro per la coca cola significa avere un danno di 1000 euro (che il coglione spero paghi con penali salate), mica bruscolini. Dal punto di vista ideologico non serve che lo dica.

Reply
Es 13 Aprile 2016 - 5:41

Citi Charlie Ebdo e già questo la dice lunga sul tuo bisogno di appoggio, sul tuo dovere rifarti alle grandi commozioni mediatiche per chiudere la partita.

Il termine “provocazione”, come ho scritto, è usato dall’estrema sinistra contro qualunque attività svolta da chi non è a lei allineato. Fare un banchetto, per esempio, è “provocazione” e pertanto autorizzerebbe l’estrema sinistra ad intervenire quale polizia democratica del pensiero. Gli esempi sono tanti, se cerchi su google trovi. E non si traducono in un mero lancio di coca cola, che per quanto possa non piacere tale rimane. Non diventa una sassaiola, nonostante ci stiate provando con la bacchetta magica della falsa informazione.

Il riferimento al vilipendio di cadavere c’è, è manifesto in copertina, è voluto. Ci si può scherzare? Per te sì, per me no. Soprattutto perché non è un atto di coraggio, ma l’ennesimo calcetto vigliacco del millepiedi del pensiero unico. Non a caso, in perfetto stile Star Wars, scrivi: “su uno dei periodi più oscuri della storia moderna, e su uno dei protagonisti negativi dei tempi”. Questo è il livello bignamesco che settantanni di propaganda a senso unico hanno generato.

Visto che parli di gravità, mi metti un link dove hai commentato e difeso i militanti della Lega Nord aggrediti a Milano? Questo darebbe un po’ più di credibilità alla tua strenua difesa della libertà di espressione.

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Riccardo 11 Aprile 2016 - 4:57

Quindi, sempre per scherzo, goliardicamente, si possono venire a spaccare i vetri di Casapound senza problemi, causando centinaia di euro di danni, il tutto certi della loro autoironia, no?

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gianni 11 Aprile 2016 - 5:04

>Questo fumetto invece punta diritto al vilipendio di cadavere, all’offesa, alla provocazione contro un mondo che ha reagito con un mero lancio di ortaggi. O di coca cola.<

non è il mondo. è un povero mentecatto in solitaria.
quel tizio doveva rispondere con una denuncia se tanto gli rodeva il culo. sai come funziona in un sistema democratico?
ma poi figurarsi se lo sai.

indignarsi per un fumetto che dileggia un tizio appeso 50 anni fa. neanche fosse tuo nonno. ridicolo.

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io 12 Aprile 2016 - 9:04

pubblicare un fumetto per dileggiare un tizio appeso 50 anni fa è sintomo di malattia mentale…
ma di che stupirsi?
dopotutto l’antifascismo in sè è una malattia mentale

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Paolo 12 Aprile 2016 - 6:13

Sistema democratico? La vostra italia rossa?

Cmq immagino i tuoi strilli ed urletti isterici, se al posto di Mussolini, per esempio, avessero disegnato appeso Lenin.

Dopotutto, anche lui è un “tizio” morto da più di cinquant’anni, giusto?

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Es 11 Aprile 2016 - 5:28

Gianni,
le persone che si nascondono sotto la gonna della democrazia come fosse la mamma mi convincono sempre poco.
Comunque siamo in un paese dove abbiamo un governo di sinistra mai eletto, pertanto credo che in quanto a democrazia siamo stati tutti rimandati.

In ogni modo, la coca cola su di un libro è un atto di dissenso. Punto. Non è un atto terroristico, non è la devastazione di una libreria o di un città. Quella è arte che abbiamo visto esercitare negli ultimi anni quasi esclusivamente dai ‘centri sociali’.
Ma sugli articoli che parlano di quello i tuoi commenti non ci sono.

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Massimo 11 Aprile 2016 - 7:58

Giusta osservazione sono empatici a convenienza

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Marco M. 11 Aprile 2016 - 5:33

>Quindi, sempre per scherzo, goliardicamente, si possono venire a spaccare i vetri di Casapound senza problemi, causando centinaia di euro di danni, il tutto certi della loro autoironia, no?<

Tirare una Coca Cola sarebbe uguale a spaccare vetri?
Non scendiamo nel ridicolo, via.

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L. A. Iarrusso 11 Aprile 2016 - 5:56

>Tirare una Coca Cola sarebbe uguale a spaccare vetri?
>Non scendiamo nel ridicolo, via.
Arrecare danni è un reato … o butti cocacola o spacchi i vetri rimane il fatto.
Se poi non si è abbastanza cresciuti per capire che non cambia poi molto e le “goliardate” si possono fare in ogni maniera.
Il futurismo citato nell’articolo è ridicolo e distante dalle idee futuriste.

Ignoranza ? Direi di sì.

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Marco M. 12 Aprile 2016 - 5:16

Stupidaggine. Secondo questi parallelismi – queste posizioni ‘di principio’ – potremmo equiparare uno schiaffo a uno sparo.

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LoZ 11 Aprile 2016 - 5:46

Che poveracci. Se questa è goliardia futurista qualcuno deve cagarvi sull’uscio e citar eil Manzù. Quanta sfiga in un solo video.

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Anonimo 11 Aprile 2016 - 6:02

“Uno scherzo. Una goliardata. So regazzi”

Fate pena

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Claudio Chianese 11 Aprile 2016 - 6:11

Chiamarla aggressione è improprio, ma le centinaia di euro di danni possono certamente starci. E’ perfettamente possibile che Di Stefano abbia rovinato una decina di albi da 30 euro l’uno. Azione futurista quanto vi pare, ma i danni deve pagarli. Il dissenso non è gratis.

Reply
Roger 12 Aprile 2016 - 5:21

Ci può stare tutto.
Anche quando tamponi uno in macchina, e poi all’assicurazione dice che nel bagagliaio della panda aveva il suo pc del 2000 “con tutti i dati dentro”, un Rolex falso “ma che l’ho pagato come se fosse vero” e la copia esatta della Gioconda.

Tendo più a credere che piangere non costi nulla, e nell’economia della faccenda sparare numeri a caso abbia la sua utilità mediatica.

Reply
Anonimo 14 Aprile 2016 - 11:02

Qualcuno ha ripagato senza metterci la faccia i continui danni terrotistici alle librerie di casa pound ? sii un po’ obbiettivo , almeno lui ci ha messo la faccia nel suo dissenso che poò avere provocato una paio di fumetti macchiati o no con il cappuccio o nel buio della notte come un tempo
salutami chi vuole a morte i marò https://www.youtube.com/watch?v=k7QpKVpFHUk

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Anonimo 11 Aprile 2016 - 6:41

Che delusione.
I libri si leggono e si criticano. Ma buttare della coca cola sul lavoro altrui (fastidioso o meno) non mi pare una goliardata ma una semplice cazzatella da quindicenne.

Reply
Simone 11 Aprile 2016 - 7:15

Il comportamento del tizio è quasi paragonabile alle scimmie da stadio.
Paga li danni!

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Simone 11 Aprile 2016 - 7:45

Questo è il tipo di stupidità che mi fa paura.
Ma quanto può essere ottuso qualcuno per giustificare un gesto del genere?
Mi vengono i brividi.

Reply
X 12 Aprile 2016 - 5:29 Reply
Massimo 11 Aprile 2016 - 8:00

Leggendo repubblica varie pensavo fosse stato un Tornardo ed invece a solo un po’ di venticello

Reply
Chiara 11 Aprile 2016 - 8:13

Vorrei farvi notare che la coca cola versata sui fumetti ne ha danneggiate tantissime copie, ormai invendibili. E se calcolate che gli albi costano sui 10 euro l’uno, non ci vuole molto ad arrivare a 1000€.

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io 12 Aprile 2016 - 9:05

i coglioni che avrebbero speso 10 euro per sta merda dovrebbero ringraziarlo per averglieli fatti risparmiare.

Reply
Anonimo 11 Aprile 2016 - 8:56

fatto bene:
cattocomunisti, non dimenticate mai che cio’ che di buono, INPS e sanita’ pubblica, è rimasto in questo paese ed ha consentito a tutti noi di vivere e prosperare dignitosamente lo ha fatto lui non altri e se ci fosse ancora, la cloaca di classe dirigente che ci governa e quelli che gli sguazzano intorno nemmeno esisterebbe .
Che tristezza fare delazione su chi non puo’ difendersi .

Reply
VIK 11 Aprile 2016 - 11:00

E poi arriva il genio che tira fuori l’INPS per giustificare un coglione che va a lanciare coca cola agli stand che vendon fumetti a lui non graditi! Cmq ti do una dritta: L’INPS, in quanto cassa previdenziale, nasce nel 1898, ovvero quando Mussolini aveva 15 anni. Vorrei dirti di studiare la storia prima di tirar fuori cazzate, ma visto quanto siete allergici alla cultura, tanto da rovinare uno stand di una casa editrice solo perchè non vi va a genio, mi astengo dal consiglio.

Reply
Paolo 12 Aprile 2016 - 10:13

Ma quale coca cola ! Sempre agli americani pensate nel vostro rapporto di amore e odio.
Era un autarchico chinotto Neri a km zero presidio slowfood !
Come piace a voi.

Reply
Anonimo 12 Aprile 2016 - 7:05

credo che anche tu debba studiare Aladino ………se è come è adesso lo dobbiamo alla sua idea non ad altri e non puo’ essere confutato od appeso .

Comunque qui perdiamo di vista il concetto che è quello di non irridere i defunti , coloro che lo fanno a mio giudizio non sono degni di alcun rispetto

Per quanto riguarda l ‘essere allergici alla cultura puo’ essere che alcuni lo siano ma non tutti ma cio’ vale per ambo le ideologie .

“Nel 1933 la Cassa assunse la denominazione di Istituto nazionale fascista della previdenza sociale (INFPS), costituito in ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma. Successivi interventi del legislatore ampliarono in modo significativo i compiti dell’Istituto, cui già nel 1939 fu attribuita la gestione dei primi interventi a sostegno del reddito (assicurazione contro la disoccupazione, assegni familiari, integrazioni salariali per i lavoratori sospesi o ad orario ridotto). Nel 1943 assunse la denominazione attuale di Istituto nazionale della previdenza sociale.”

Reply
Fabio 11 Aprile 2016 - 10:58

Cappello tenuto basso e moonwalk.
Che se devi schivare un’accusa nascondendola con facezie politiche, lo devi fare con stile. Realizzando forse che per alcuni, più che destra o sinistra, conviene starsene al centro amando se stessi, aspettando la fine della pubertà.
Che poi una mazza, per un comportamento del genere, viene voglia anche a te d’impugnarla.

Reply
RossoMalpelo 11 Aprile 2016 - 11:35

La genialitá di Casa Pound… Ha fatto pubblicitá ad una casa editoriale che ora, grazie a questa azione di incredibile ‘genialita’, venderá moltissime copie in piu rispetto a quante potesse venderne prima…

D’altronde sangue al cervello mi sa che a questa gente ne arriva poco… Giusto a Mussolini ne arrivava tanto, a piazzale Loreto…

Reply
X 12 Aprile 2016 - 5:27

Hai scritto genialità due volte in due righe. Una volta con apici e una volta senza.
Hanno tirato la coca cola anche sul tuo dizionario dei sinonimi?

Reply
Francesco Ruffa 12 Aprile 2016 - 2:09

A parte le solite cazzate da adolescenti (che qui piovono letteralmente, e se sono davvero ragazzini a scriverle va anche bene così..), devo ammirare la solita intelligenza di questi individui: grazie a loro ho conosciuto un fumetto divertente che molto probabilmente comprerò!! 🙂
Grazie, geni!

P.S.: ma la CocaCola non è uno dei simboli del “male americano”? O era “coca cola autarchica”? La merda nel cervello di questa gente è stata sostituita dal “vuoto cosmico”, e così ci ritroviamo con “italianissimi” che mangiano nei fast food… direi che sono talmente sfigati che non possono neanche definirsi “fascisti”.

Reply
Roger 12 Aprile 2016 - 5:24

Da come scrivi, mi sa che l’adolescente sei tu.

Reply
Francesco Ruffa 14 Aprile 2016 - 6:22

“sia”…. -.-

Reply
Antonio 12 Aprile 2016 - 8:35

@Emil, “appendere” come facevano i fascisti con tuo nonno quell’infame assassino? No dai, la guerra civile è terminata da un pezzo. Svegliati, non ci sono più gli americani che ci vengono ad invadere con l’aiuto di qualche sporco traditore.
Oramai, puoi stare tranquilla, la tua repubblichetta è una loro colonia, e voi non avete vinto un cazzo!

Reply
NEROITALICO 12 Aprile 2016 - 8:42

tornatevene a cuccia, zecche!
LA MIA GENTE E’ DIFFERENTE!
shhhh!

https://www.youtube.com/watch?v=v3DFhJXg7JE

Reply
giancarlo 12 Aprile 2016 - 10:37

Molto chiaramente: il fumetto in questione e’ la tipica espressione di dileggio violento fatto da due ignoranti il cui apice di “creatività” e’ quello di offendere la memoria di un morto.

Ora i due “fenomeni” non nuovi a queste imprese “creative”, l’altra epica fumettata era su Gesu'( insomma anche qui una carenza di creativita’ impagabile che non va oltre la solita tiritera blasfema sulla religione, roba vecchia di 40 anni almeno), sono la degna espressione degli “uomini senza qualita’” che per sentirsi qualcuno devono dileggiare i morti e le cose che possono assumere un valore sacrale per tante altre persone.Perdipiu’ facendoci i soldi sopra .Ora per tutti quei minchioni che pensano che tutto sia lecito compreso offendere gratuitamente e violentemente il credo o i valori o i principi altrui ,vi vorrei avvertire che viviamo nel mondo reale non in quello onirico dei fumetti da nerd di quarantenni rincoglioniti che si vestono da Powr Rangers.Anche il Papa ha ricordato tempo fa che se insulti mia madre ti becchi un papagno.E poi provare per credere :fate un bel fumetto sulla vostra vicina di casa in pose ose’ e se il marito vi da’ una legnata potete sempre ricorrere alla “liberta’ di satira”. Per voi il Vangelo si puo’ bestemmiare , si puo’ dileggiare un morto appeso bestilmente a testa in giu’,ma un cazzo di fumetto non si puo’ toccare, fate pena, ormai siete ridotti come diceva Gaber a “fare referendum su dove possono pisciare i cani”..ebbene io vi dico non sulle nostre gambe .L’antifascismo ha prodotto persino i nerd antifa da fumetto.Roba veramente creativa.

Suvvia è andata bene, solo un po’ di coca -cola

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Paolo 12 Aprile 2016 - 6:17

Mi associo al suo commento, al 100%

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Giancarlo Staino 12 Aprile 2016 - 12:34

Nazionalismo; Culto della Violenza; Culto del Capo; Corporativismo…
Gesù, ma coma fanno i nostalgici del Comunismo sovietico, del Nazismo e del Fascismo a calcare ancora questa terra?

Ancora?
Ancora state messi così?
Ancora a credere che “la mia gente è differente”. Che poi lo dite da ambo le parti… Tutti la stessa merda, tutti la stessa merda.

I moderati non esistono. Provocate una reazione e poi fate le vittime, perché la reazione è sempre spropositata. Da ambo le parti, oh.

Avessi incontrato uno, dico uno, responsabile per se stesso. Che fosse di destra, di centro, di sinistra, sempre una gonnella a cui correre dopo che aveva provocato e ricevuto un pugno. Sempre amichetti con cui tornare per “romperti il culo”. Sempre!

Ad ogni modo, incredibile: non conoscevo questa stronzata di fumetto, né quelli su Gesù… Ma coma fate ad essere così coglioni! Pure a far pubblicità a ‘sti pezzenti!

Ciao, Nostalgici.
Ciao, Protagonisti.
Ciao, (qualsiasi etichetta del cazzo vi siete messi addosso) del Terzo Millennio

(Mio Dio, infangano pure il nome dei Futuristi…)

Ma che ne sappiamo noi?

Giancarlo

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Paolo 12 Aprile 2016 - 6:14

Ciao anche a te. Vai, vai.

Reply
Arturo 4 Maggio 2016 - 3:45

Ma vergognati pasticcia fogli… ringrazia per la pubblicità che quel cialtrone ti ha fatto gratis.

Siete talmente mediocri che per vendere qualcosa dovete attaccarvi a Mussolini, in oltre 70 anni di storia non siete riusciti a produrre nulla se non il degrado culturale.
Anche Pasolini corse ai piedi di Ezra Pound chiamandolo “maestro”.

Questi di Casa Pound non sono lontamente epigoni di tanto uomo e delle sue opere come i Pisan Cantos e le azioni di Di Stefano lo provano!

Infatti che ne sapete voi… nulla perchè siete il nulla.

Provate a fare un fumetto satirico su Maometto o su Stalin ammesso che sappiate chi siamo, non lo farete mai.

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Anonimo 12 Aprile 2016 - 4:37

Grande Di Stefano. Hai smascherato i giornali di regime. Ma gli italiani sono troppo cechi per capirlo. Purtroppo non ci siamo meritati il Duce, non ci meritiamo neanche di chi vorrebbe rendere grande l’Italia. #repubblicadelle banane

Reply
Arturo 4 Maggio 2016 - 3:50

Grande di cosa? E’ stato un CIALTRONE come gli altri.
Avesse comprato una copia, 10 copie, 100 e dopo gli avesse versato sopra quello che voleva avrebbe fatto la differenza…
Questo sarebbe stato un gesto politico a cui NESSUNO avrebb potuto replicare mentre così è stata l’ennesima cialtronata.
Come se di cialtronate in Italia non ce ne fossero abbastanza.

Reply
Do 13 Aprile 2016 - 6:01

Complimenti vivissimi a tutti coloro che stanno piangendo con un giornalino in mano bagnato di coca cola.
E’ proprio quello il simbolo dell libbbbertà. Su tutto il resto invece silenzio totale. Quanta onestà.

Reply
Septima Legio 13 Aprile 2016 - 8:11

E’ molto interessante vedere come certi personaggi inventino “palle” per diffamare movimenti politici con questa fantasia malefica … Senza farsi scrupoli morali , tutto per inneggiarsi ,da grandi menzogneri, a vittime davanti al loro presunto pubblico mediatico.

Reply
gino 18 Maggio 2016 - 4:26

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