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“Se resti tu resto anche io”: Draghi, Mattarella e il Parlamento allucchettato

by Lorenzo Zuppini
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Roma, 26 set – Mario Draghi è stato a cena, come di consuetudine, al Colle da Sergio Mattarella per discutere di lavoro. Ossia della fase autunnale della lotta alla pandemia e dell’utilizzo dei fondi del Recovery. Poi, a un certo punto della cena, se ne è un uscito con un semi-liberatorio “se resti tu resto anche io”, riferendosi al corteggiamento che gran parte del Parlamento sta facendo nei confronti del Capo dello Stato per convincerlo ad accettare un secondo mandato. I ben informati hanno riferito che Mattarella, come di consuetudine negli ultimi tempi, non ha risposto e si è limitato a sorridere. Probabilmente perché si è stancato di dover rispondere sempre allo stesso modo (“no”) ogni qualvolta gli viene proposto lo scranno per il secondo mandato.

“Se resti tu resto anche io”: Draghi, Mattarella e la sovranità appartenente al popolo

Questo simpatico siparietto, oltre a farci sorridere, dovrebbe indurre ad una generale considerazione sullo stato di salute della democrazia italiana e del concetto di sovranità appartenente al popolo, poiché emerge plasticamente come sia ormai divenuta consuetudine acquisita l’appalto della gestione delle crisi a soggetti esterni ed estranei che vengono tirati fuori dal cilindro in base alle esigenze. Mario Monti fu il tassello di un complotto europeo di cui oggi Luca Palamara racconta gli aspetti oscuri inerenti l’allora inquilino del Colle Giorgio Napolitano. Il quale gli confidò personalmente la necessità di attaccare il governo e la fine che esso avrebbe fatto. L’arrivo, poi, dell’ex rettore della Bocconi rappresenta un passo successivo. Passo che però si inserisce perfettamente in quella gestione burattinaia dei fatti salienti del Paese e delle sue crisi.

Il Parlamento non si può bypassare perché è espressione della volontà popolare

E’ entrata a regime, insomma, l’idea che il Parlamento possa essere allucchettato per un certo periodo e che la totalità del potere dello Stato venga affidata a qualche premier e ministro ultracompetenti in grado di traghettare il Paese fuori dalle paludi. Bene la competenza e la capacità professionale. Ma occhio a far passare l’idea che il Parlamento sia una cloaca di mentecatti incapaci che di tanto in tanto meritano la sveglia a suon di governi tecnici. Il Parlamento è il cuore della democrazia e la volontà del popolo si manifesta solo ed unicamente con esso. Ciò a cui abbiamo assistito durante il governo Conte bis è stato uno stravolgimento degli equilibri e dei pesi e contrappesi. Scivolando pericolosamente verso un governo oltretutto poco capace che però intendeva concentrare su di sé, e soprattutto sul premier, il potere di gestione della crisi in atto.

Il governo tecnico come panacea di tutti i mali

Fallito questo tentativo a causa dell’insipienza dimostrata, ecco che piomba sull’Italia il jolly del governo tecnico come panacea di tutti i mali. Persone, dunque, che come i supereroi spuntano e poi scompaiono. Lasciandosi alle spalle le macerie di un Parlamento ridotto a polvere sottile e respirato dal Paese come una nube tossica.

Con la scusa della pandemia devastato Stato di diritto e tutela delle libertà individuale

Il governo Draghi sta dando prova che la megalomania derivante da questo meccanismo perverso può comportare delle devianze alquanto pericolose. È divenuto virale il video del ministro Brunetta intento a spiegarci come l’obbligo di green pass, per vaccino o per tampone, crei un meccanismo di stress mentale per cui gli indecisi saranno indotti a vaccinarsi senza romper più le scatole. E lo diceva con una tale soddisfazione da sembrare un eroe mitologico venuto per salvare noi poveri mortali. Giustificando il tutto con la crisi e la necessità di far presto, senza spiegare però che il Paese vive in una costante condizione di crisi altalenante. Condizione che non può esser costantemente affrontata tramite la devastazione dello Stato di diritto e della tutela delle libertà individuali. E’ in momenti come questo che si riconosce l’amore per la libertà, e oggi, più che d’amanti, siamo circondati da fedifraghi incalliti.

Lorenzo Zuppini

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3 comments

Prof. Massimo Sconvolto 26 Settembre 2021 - 11:14

Fate così.

Andatevene tutti e due così almeno gli #Italiani avranno una Vera Liberazione da festeggiare 😀

Reply
mario1232016 27 Settembre 2021 - 1:40

Io lo avevo detto già mesi fa.. Se gli italiani non si opporranno nel modo giusto e con decisione, questi non se ne andranno “neanche con le cannonate” (è un modo di dire.. ovviamente).
In Italia hanno trovato un popolo obbediente che fa tutto quello che dicono.. gli ordinano di stare fuori come cani da un locale se non hanno un pass? Quelli obbediscono.
Gli ordinano il pass per studiare, mettendo in dubbio il diritto allo studio? obbediscono. Gli ordinano di abbaiare? obbediscono.(provocazione). Hanno trovato “l’america”. è triste ma vero..
Domani provate a immaginare cosa ordineranno… Si stanno già organizzando per il Draghi-Mattarella Bis. che dovrebbe iniziare nel 2023.
Potrebbero esserci, cito nomi ipotetici che sono stati riportati da strombazzanti e festosi giornali mainstream: Tutto Forza Italia, Lega perchè Draghi piace molto a Confindustria.. che è supportata da molti imprenditori del nord, PD(almeno la parte moderata), 5 Stelle (quelli di Di Maio) e Italia Viva.
Sono sempre loro.. ormai vedono l’Italia come “un regno” di loro proprietà.. non come una nazione e un popolo che deve avere facoltà di scelta.. (si vede anche dai ricatti che fanno).
Riguardo al discorso del nano malefico.. linkato nell’articolo.. beh: è perfettamente in linea con tutto quello che sto dicendo. Bisogna dire basta!

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Sergio Pacillo 27 Settembre 2021 - 4:48

Due diviso tre è uguale a zero con il resto di tre.
Errore !……

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