Home » Sempre più giovani in Europa votano per partiti nazionalisti

Sempre più giovani in Europa votano per partiti nazionalisti

by Giuseppe De Santis
0 commento
giovani nazionalisti

Roma, 23 dic –  A sentire gli pseudo intellettuali di sinistra le persone che votano per i partiti anti-immigrati sono maschi bianchi che hanno piu’ di 60 anni e sono poco qualificati e con un basso quoziente intellettivo. I giornali di sinistra continuano a usare questo luogo comune per demonizzare chi vota per i partiti nazionalisti ma la reatà è completamente diversa: particolare curioso che proprio il Guardian, il quotidiano piu’ a sinistra della Gran Bretagna, in un articolo esprima il suo disappunto per il fatto che siano molti i giovani che votano per i partiti anti-immigrati.

I giovani che votano i nazionalisti

A tale proposito è interessante notare come il Rassemblement National di Marine Le Pen abbia ricevuto il 39% di voti da persone che hanno dai 18 ai 24 anni e il 49% da persone che hanno tra i 25 e i 34 anni. Sarebbe facile pensare alla Francia come un caso isolato ma non è così, visto che in Olanda il PVV di Geert Wilders ha visto il numero di voti di persone tra i 18 e i 34 anni aumentare dal 7 al 17%, in Svezia per i Democratici Svedesi hanno votato il 22%  delle persone che vanno dai 18 ai 21 anni mentre in Spagna per Vox hanno votato alle ultime elezioni il 27% delle persone al di sotto dei 35 anni.

Un processo in contrasto con i diktat del pensiero unico

Tutto questo sta avvenendo nonostante la propaganda liberal presente nelle scuole, e per tale motivo molti pseudo intellettuali sono stati colti di sorpresa e molti studi hanno cercato di capire il motivo di queste scelte. Ebbene non è che ci voglia un genio per capirlo: i giovani non sono necessariamente razzisti, pensano semplicemente che gli immigrati siano troppi, oltre a pagare il prezzo delle politiche immigratorie dei vari governi i quali danno case e sussidi a chi arriva mentre molti autoctoni non possono permettersi un alloggio. Senza contare lo studio in “classi pollaio” dove molti studenti sono figli di immigrati, o l’attesa per le cure mediche perché anche gli ospedali sono pieni di allogeni in cerca di cure. I partiti nazionalisti sono gli unici quando meno a proporre un contrasto a tutto ciò.

C’è anche da dire che ad aiutare questo fenomeno ci sta il fatto che alcuni leader nazionalisti sono anch’essi giovani e sanno usare i social per comunicare con i loro elettori. Questo appoggio da parte delle nuove generazioni non può che essere positivo: dimostra che il pensiero divergente potrà avere un futuro luminoso davanti a sé.

Giuseppe De Santis

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati