Roma, 27 set – Malgrado diverse (e spesso insincere) professioni di unanimità, è un fatto che l’accordo di governo con il Pd e Renzi ha spaccato il M5S in due fazioni. Da una parte gli «inciucisti» e dall’altra i «duri e puri». La tensione è palpabile, checché ne dica Di Maio. E ieri la situazione è degenerata in una vera e propria rissa verbale durante il Consiglio regionale del Lazio.
Barillari sfida gli inciucisti
Nella seduta di ieri, infatti, ha avuto luogo la discussione sull’assestamento di bilancio. Il consigliere grillino Valerio Novelli, arrivando in ritardo, non ha potuto partecipare alla votazione, favorendo in questo modo la giunta dem del governatore Zingaretti. Questa circostanza ha quindi fatto infuriare la fazione degli anti-inciucisti. Il portavoce Davide Barillari, da sempre contrario all’intesa giallofucsia, si è dunque rivolto a Novelli con un «vuoi tenere in piedi questi qua?». A prendere le difese di Novelli è intervenuto allora Marco Cacciatore, altro consigliere pentastellato di simpatie piddine. A questo punto è scoppiato il caos, con insulti e urla in Aula: «merda», «vigliacco», «bastardo», «pericoloso sfigato» sono solo alcuni degli epiteti che i grillini si sono cortesemente scambiati, mentre i consiglieri Pd assistevano divertiti e compiaciuti alla scena.
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Grillini ai ferri corti
Barillari, evidentemente irritato, si è poi lamentato con i suoi colleghi su Twitter: «Bastardo, vigliacco, vergognati. Poi quel “pericoloso sfigato” urlato dal centro dell’aula consiliare di fronte ai consiglieri PD che ascoltavano e ridevano. Questo è diventato il M5S Lazio?». A gettar acqua sul fuoco ci ha provato Roberta Lombardi, un’altra «inciucista», che ha accompagnato Novelli e Cacciatore fuori dall’Aula consiliare. Ma ormai la frittata era fatta. E il M5S è sempre più diviso.
Vittoria Fiore