Roma, 1 giu – Default Usa, o il grande bluff oltreoceano. Insomma, chiamatelo come volete, anche “truffa” va bene. L’importante è capire una cosa: si tratta di una truffa che nessuno di noi nella splendida area dell’Euro può anche solo immaginare di mettere in piedi. Nessuno, neanche i Paesi più influenti.
Usa, il default? Basta inventarsi che non esiste e il gioco è fatto
Fa ridere a leggerlo, per noi che viviamo nel contesto folle della zona euro e dell’onnipresente “debito da pagare”, con i “conti da tenere in ordine” e tutte le manfrine che praticamente impediscono a noi – come ad altri – di fare più o meno qualsiasi cosa, talvolta anche asfaltare una maledettissima strada. Eppure è realmente così: gli Stati Uniti si sono detti da soli che possono ignorare il collasso finanziario ed economico. Perché negli Usa il default è un po’ come il sale: “lo accettiamo solo se ci piacciono i sapori più forti”.
Il grande bluff del debito pubblico
Debito qui, debito lì. La pura verità è una sola: se non vuoi, non paghi. Per meglio dire, se la tua posizione economica e geopolitica mondiale lo permette, perché se non sei nessuno ti chiedono pure le mutande. Si veda l’Africa “franchizzata”, si veda la stessa Ue composta da Paesi continuamente assediati sul tema del debito. Niente moneta sovrana, niente banca centrale, niente forza, economica come politica. E così gli Stati Uniti, per la seconda volta in dieci anni, praticamente si dicono da soli che il loro default può essere bellamente ignorato. Come? Facendo una legge apposita che dice che possono continuare a spendere per altri due anni. I quali, ci scommettiamo, diventeranno infiniti. Come del resto è avvenuto nel precedente caso, durante la presidenza di Barack Obama, nel 2013. Fantascienza pura per un qualsiasi Paese dell’Ue, Francia e Germania incluse. Buona giornata a tutti, cari euroinomani.
Stelio Fergola
1 commento
I boss statunitensi dimostrano per ora di non aver alcun problema a scaricare il debito locale sui locali ma soprattutto, sempre più, su terre altrui (la boa del 50% l’ hanno sorpassata già poco dopo il dopoguerra ’45. Se ogni tanto appare qualche rinculo per resistenze altrui, non certo è da parte della neo colonia di Bruxelles.