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I compagni di Cinema America occupano gli spazi. E Gualtieri li premia con 250mila euro

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 1 giu – Il potere dei più buoni, dediti alle pantomime tra buoni, culminanti in donazioni generose, sempre tra buoni. Procede così la sinistra, a suon di fondi pubblici elargiti ai collettivi antifà, migliori amici da premiare. Prova ne sia quanto accaduto a Roma, dove dalla Commissione capitolina Cultura e dall’assessore Miguel Mogol, è stato staccato un “assegno” a favore del collettivo che dal 2012 occupa il Cinema America a Trastevere. “Si devono battere i pugni per ottenere qualcosa”, ha detto Valerio Carocci, presidente della Fondazione Piccolo America. E in effetti “battendo i pugni” – tu chiamale se vuoi, sceneggiate – dopo un incontro con il capo gabinetto del sindaco dem Roberto Gualtieri, ha ricevuto il via libera da parte del Campidoglio: 250mila euro di finanziamento per le arene estive in tre aree aperte al pubblico, piazza San Cosimato a Trastevere, il Parco della Cervelletta a Tor Sapienza e a Monte Ciocci a Valle Aurelia. Fondi pubblici che vanno ai compagni per le attività da compagni.

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Cinema America, così Gualtieri finanzia gli amici antifà

Durissima la reazione della Lega. “Apprendiamo che sono stati ottenuti dalla fondazione ‘Piccolo America’ 250.000 euro di fondi pubblici per organizzare proiezioni cinematografiche all’aperto. Il sindaco Gualtieri spieghi l’inaccettabile scelta di finanziare con i soldi dei cittadini i soliti noti”, scrive in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori. “La ‘delibera arene’ appare ritagliata su misura ancora una volta su quella categoria di individui che, come nel caso degli occupanti abusivi di immobili, con plateali e violente manifestazioni e comportamenti perlomeno dubbi, chat e contatti diretti dimentichi delle regole, riescono ad ottenere quello che vogliono a danno delle realtà oneste che sperano nel merito e nelle giuste valutazioni. La Lega valuterà ogni aspetto di questa vicenda anche sul piano legale”.

Altrettanto duro il commento di FdI. “Stiamo andando a affidare direttamente senza bando, a una fondazione che occupa uno spazio privato, 250mila euro dopo che qualcuno ha minacciato il sindaco di Roma? La Digos ha persino verificato che fosse tutto a posto. È inaccettabile”, tuona il consigliere di FdI Stefano Erbaggi .
“Sull’aspetto del finanziamento al Piccolo America noi andremo avanti da ogni punto di vista – ha poi detto Erbaggi – dalla commissione Trasparenza che verificherà sia l’affidamento diretto sia le eventuali minacce, sia alla Corte dei Conti, sia a livello di pubblica sicurezza”. Il consigliere di Fratelli d’Italia fa inoltre sapere che il suo partito verificherà “che non sia accaduto l’incontro”, riportato da organi di stampa, in cui esponenti del Cinema America avrebbero preteso il finanziamento. “Ma che siamo matti? Così, diretto. E pure in fretta e furia, e mi raccomando altrimenti si arrabbiano. Allora facciamo l’elenco di chi fa iniziative belle in città, no? Qui non diciamo se l’iniziativa è bella o brutta. Qui parliamo di legalità e la legalità qui non esiste”, ha chiosato Erbaggi. Si è detta perplessa persino Virginia Raggi: “Prima l’aggressione, poi subito i fondi?”.

Benvenuti nel magico mondo dei compagni al potere, quelli che hanno pure il coraggio di lamentarsi per una “epurazione” in Rai.

Alessandro Della Guglia

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