Roma, 10 mar – Non puoi fare complimenti a una donna, non puoi esprimere giudizi basati sull’orientamento sessuale o sull’appartenenza etnica di qualcuno, non puoi esprimere alcune opinioni relative alla storia o all’attualità, ma da oggi, lo stesso mondo che impone tutti questi divieti, ti permetterà di recensire le persone su un apposito social network. Esatto, proprio come si fa con i ristoranti o gli albergi su TripAdvisor. La nuova frontiera dell’idiozia si chiama Peeple, è già disponibile in Nord America per iPhone e iPad ed è stata creata dalla canadese Julia Cordray con l’amica statunitense Nicole McCullough.
L’idea, dicono, è di usare “la reputazione come nuova forma di valuta”, qualsiasi cosa ciò voglia dire. Ci sono tre categorie su cui esprimere valutazioni: professionale, personale e sentimentale. Insomma, se conoscete una ragazza in discoteca e ci finite a letto, da oggi, per raccontare l’esperienza, non vi basterà più il bar, potrete recensire direttamente la performance sull’account della partner. Alla fine ognuno avrà il proprio “Peeple Number’”, ovvero il totale delle raccomandazioni ricevute in tutte e tre le categorie, che potrà essere condiviso sui social network. Per evitare che la cosa si trasformi in un’orgia di insulti ai secchioni della classe, è stata fissata la regola per cui i membri di Peeple per registrarsi devono avere dai 21 anni in su e un profilo Facebook attivo da almeno sei mesi, oltre a dover dare il proprio numero di telefono. L’utente può decidere di condividere sui social il suo intero profilo o solo una sezione, ad esempio quella professionale, e scegliere se pubblicare o cancellare le raccomandazioni ricevute.
Giorgio Nigra
2 comments
La coltivazione nel cuore dell’eterno questurino
Io rispondo cosi
https://www.youtube.com/watch?v=fK40guZvC4s&list=FLfeHlDDThekVg5nLJ8sEUtw