L’Arabia Saudita è un paese che gode del favore occidentale solo in virtù del petrolio commerciabile a prezzi di favore. In questo caso, si sa, non ci sono diritti negati che tengano né violazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da citare. Le donne non hanno diritto di voto, non possono studiare all’Università, non possono ottenere la patente di guida, ma ad Hollande e agli altri capi delle istituzioni europee poco importa. Così come sembrano essere poco attenti ai probabili legami (legati al foraggiamento militare ed economico) tra gli sceicchi sauditi e l’Isis. La condanna di quanto avvenuto, oltre che da numerosi esponenti politici, è arrivata anche dalla Marceau, che in un tweet di pochi caratteri ha scritto “Voilà pourquoi j’ai refusé la Légion d’Honneur” condividendo con i followers il suo deciso no, grazie al Presidente Hollande che tra pochi giorni avrebbe dovuto insignirla dell’onorificenza.
L’attrice parigina ha spiegato le ragioni del suo gesto postando l’articolo di Le Monde “Arabia Saudita: legione d’onore e decapitazioni” sulla sua pagina. Un segnale importante il suo, che ha raccolto l’approvazione di molti fan, ma non solo. Il suo tweet è stato condiviso ben 2400 volte, segno che non a tutti è andata giù quella stretta di mano all’Eliseo fra François Hollande e Mohammed ben Nayef, che più che la medaglia della Légion d’Honneur avrebbe meritato l’effige della Légion d’Horreur.
Alessandra Polverisi
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Brava i miei complimenti
indubbiamente un gesto importante, e che proprio per questo i media di massa cercheranno di far passare sotto silenzio.
…La solita Grande differenza tra chi è Popolo (Francia)..e chi non lo è…Povera Italia. Per onor del vero analogo episodio è avvenuto anche in Italia nle 1983 quando il Generale dei Paracadutisiti Giuseppe Palumbo erstituì le decorazioni al valor militare al Presidente Pertini per protestare contro l’assegnazione della medaglia d’argento al prof. Bentivegna, autore dell’attentato di via Rasella, che uccise 33 militari altoatesini in divisa tedesca e provocò, per reazione, l’uccisione di 330 italiani alle Fosse Ardeatine perché l’autore dell’attentato non si presentò alle autorità tedesche. Tra le vittime delle Fosse Ardeatine c’era anche lo zio della moglie del Generale Palumbo. Anche qui…la stampa di regime…muta come sempre!!