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Siamo alla Trump-psicosi. Americani in analisi: “E’ come Hitler”

by Eugenio Palazzini
4 comments

trump2Washington, 10 mar – Negli Stati Uniti ricorrere all’analista è una consuetudine, quasi un hobby per qualcuno. Stavolta però nessun problema esistenziale, crisi coniugali, manager e impiegati stressati, drammi d’infanzia che continuano a far capolino nella vita di chi l’ha svoltata, chi ha saputo realizzarsi nel paese delle opportunità. Adesso crescono di giorno in giorno le testimonianze di chi afferma di ricorrere all’analista in preda alla “Trump-psicosi”. Un fenomeno tanto bizzarro quanto dilagante, in puro stile americano. “Non e’ una risposta patologica ad una situazione normale, e’ una reazione normale ad una situazione pericolosa – ha dichiarato ai media statunitensi l’insegnate di arte Nancy Lauro, 52enne di Brooklyn – non faccio che pensare a chi fuggì dalla Germania nei mesi precedenti all’ascesa nazista”.

Paura, sgomento, evocazioni di mostri. “L’ascesa di Trump sta mettendo in discussione valori profondi e accendendo paure antiche – ha detto Alison Howard, psicologa, al Washington Post- la gente si chiede come sia possibile che vada avanti un individuo che distrugge i principi anti-razzisti e di rispetto comune a cui siamo tutti stati educati.” Mentre Amanda Long, fisioterapista di Arlington, nei pressi di Washington, tra un massaggio e un altro non sa più come regolarsi con i clienti in preda alla Trump-fobia: “Arrivo a dovergli dire di tacere, per non agguantare i muscoli tesissimi delle loro spalle come fossero la faccia color arancio di Trump”. C’è poi chi si affida ai social per comunicare al mondo la propria disperazione, come Emma Taylor, 27 anni di Los Angeles, che su twitter ha scritto: “Sono a letto, non riesco a dormire. Ho un attacco di panico pensando a Trump presidente. E’ come un uragano che sta per abbattersi e io sono immobilizzata, e non posso farci nulla”.

Sembra un teatro dell’assurdo e invece no, è tutto reale. Nessuna maschera, è il volto degli States ai tempi del vuoto esistenziale. Serve lo spauracchio del demone per potersi sentire bravi cittadini. “Ho raggiunto la libertà dal pregiudizio, credo che bene e male siano categorie fuorvianti, che in realtà non esistono e sono gli uomini a definirle”. Faceva dire Dostoevskij a Nikolaj Stavrogin ne I Demoni. Gli americani sono bravissimi a mantenersi invece le proprie insindacabili categorie di bene e di male. Per poi finire dall’analista.

Eugenio Palazzini

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4 comments

Sal Taurasco 10 Marzo 2016 - 5:43

Vanno dall’analista perchè fosse comprendono che valori squallidi si nutre la società americana.
Spiegatelo a chi insegue “il sogno americano” e tentano di farcelo imporre a noi!

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Paolo 12 Marzo 2016 - 7:43

Gli Statunitensi, secondo me sono uno dei popoli più ignoranti del pianeta, ed al contrario di quanto comunemente si crede rappresentano non il meglio della cultura occidentale, ma il suo peggio.

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giuseppe 11 Marzo 2016 - 2:00

Hitler é Hillary Clinton sovvenzionata da Soros, banche e apparati militari che vogliono la guerra con la Russia per Ucraina e Siria.
Hitler é Obama che con i suoi collaboratori Fratelli Musulmani voleva insediare proprio loro, in Libia, Tunisia, Egitto e Siria, ed dal 2011 ha provocato il caos totale assieme a Sarkozy.
W Trump, Trump for President che vuole collaborare con Putin.

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clau 11 Marzo 2016 - 11:10

Queste sono le balle del regime neocons, avendo sottovalutato Trump adesso gli scatenano addosso la loro stampa di regime con le baggianate e le balle più assurde, degne del popolo più rimba di sempre.
U

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