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Sputò addosso a un poliziotto. Assolto per "tenuità del fatto"

by Lorenzo Zuppini
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Milano, 13 nov – Sputare addosso a un poliziotto non è più un reato grave. O almeno non lo è se a compiere il gesto è un antagonista. A Milano un giudice ha assolto un ragazzo dei centri sociali e altri suoi compagni, in tutto cinque giovani antagonisti, che 2 anni fa furono denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale.
L’antagonista sputò contro un poliziotto, ma il giudice a distanza di 2 anni ha deciso di assolvere tutti perché si configura una “particolare tenuità del fatto”. In sostanza è stato riconosciuto lecito sputare addosso a un pubblico ufficiale, creando così u pericoloso precedente.
L’assoluzione, poi, ha mandato su tutte le furie il Sap, il Sindacato autonomo di Polizia, che per primo ha riferito la notizia. Il segretario generale del sindacato, Stefano Paoloni, ha definito “molto grave” la sentenza dei giudice perché “oltraggiare un poliziotto in servizio equivale ad oltraggiare lo Stato e, se non il carcere, sarebbe stata opportuna quanto meno una ammenda“. Paoloni spiega poi che “Per questo motivo, nelle nostre proposte di idonee garanzie funzionali, abbiamo chiesto che siano inasprite le pene per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale”.
Anche il Segretario Generale Fsp Polizia, Valter Mazzetti, ha espresso tutta la sua amarezza per l’assoluzione dell’antagonista, che sputando addosso al poliziotto ha dimostrato il totale dispresso per le istituzioni e i loro rappresentanti. “Ammettere o sminuire una offesa verso chi rappresenta lo Stato e le sue leggi è la più classica negazione del significato stesso della funzione incarnata dagli appartenenti alle forze dell’ordine”. E ancora: “Fare ordine pubblico significa rappresentare difendere e garantire lo Stato, le sue leggi, i suoi cittadini. Infierire in qualsiasi modo contro un poliziotto che fa questo significa manifestare il più profondo disprezzo e la totale mancanza di rispetto per quello stesso Stato, le sue leggi e i suoi cittadini. E in quest’ottica non c’è tenuità che tenga”.
Anna Pedri
 
 
 

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3 comments

Raffo 13 Novembre 2018 - 12:26

Definire giudice tale personaggio mi pare esagerato………. Istituzioni allo sbando, in primis il quirinale, a seguire la magistratura…….caste autoreferenziali.

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Cesare 13 Novembre 2018 - 12:28

Vorrei vedere quel giudice come sentenzierebbe se sputassero addosso a lui.Considererebbe sempre la cosa “tenue”???

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Raffo 13 Novembre 2018 - 10:30

Ricordiamo inoltre che il negroide che a Milano colpì un poliziotto con un coltello fu liberato dal solito giudice politicizzato sinistrorso poiché risultava senza lavoro,senza fissa dimora ed ovviamente spacciatore………il poveretto era stressato…….. poiché la legge sullo stress non c’era , come al solito, il bravo magistrato l’ha inventata sul momento………. strano……..

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