Roma, 18 mar ā La psicosi antirazzista che in Usa ā ma non solo ā ha occupato militarmente da anni le sedi degli atenei universitari ha mietuto un’altra vittima: si tratta di una docente della Georgetown Law School, licenziata nei giorni scorsi con l’accusa di razzismo.Ā
La docente licenziata per aver espresso la sua preoccupazione
La carriera di Sandra Sellers ā questo il nome della stimatissima professoressa con alle spalle 20 anni di insegnamento ā ĆØ finita a causa di una confidenza, resa ad un collega, sul rendimento scolastico dei propri studenti afroamericani. Come riportato da Abcnews, la docente ĆØ stata licenziata in seguito al suo sfogo con un altro professore, a cui avrebbe confidato, al termine di una lezione su Zoom, la sua preoccupazione per i risultati inferiori alla media di molti dei suoi alunni di colore. Ā«Sai cosa? Odio dirlo, finisco per avere questa angoscia ogni semestre, che molti dei miei con i risultati più bassi sono neri. Succede quasi ogni semestreĀ».Ā
La follia ideologica Blm si abbatte sulla prof
Purtroppo la conversazione ĆØ stata registrata come parte integrante della lezione, e caricata sul database perchĆ© gli studenti ne usufruissero. Fino ad arrivare alle orecchie della la Georgetown Black Law Students Association, che riunisce gli studenti di colore dell’ateneo. A cui non ĆØ parso vero di puntare il dito e far calare la scure censoria contro la Sellers. Ā«Queste dichiarazioni razziste ā ha denunciato ā rivelano non solo le convinzioni di Sellers sugli studenti neri nelle sue classi, ma anche come i suoi pensieri razzisti si sono tradotti in azioni razziste. Il pregiudizio della professoressa Sellers ha avuto un impatto storico sui voti degli studenti neri nelle sue classi, secondo le sue stesse paroleĀ».
Razzismo ovunque
Il che ĆØ l’esatto contrario di quanto confidato dalla docente licenziata, che si diceva preoccupata ā di certo non soddisfatta ā per lo scarso rendimento degli studenti neri. Senza alludere ad alcun pregiudizio sulle capacitĆ di apprendimento dei medesimi. Ne consegue che per gli ultrĆ del Black lives matter e altre talebanerie ideologiche, quindi, non ĆØ mai possibile giudicare in modo negativo l’apprendimento di uno studente afroamericano. Se lo si fa, si ĆØ razzisti. Un atteggiamento che gioverĆ sicuramente al livello professionale degli studenti afroamericani usciti da Georgetown, c’ĆØ da scommetterci.Ā
Il preside della facoltĆ di giurisprudenza Bill Treanor si ĆØ affrettato a stigmatizzare le dichiarazioni della docente arrivando a definire la conversazione Ā«riprovevoleĀ». La chiusura dell’inchiesta sull’accaduto, inoltre, non sarebbe conclusa. A rischiare il posto, infatti, sarebbe anche il professore che stava parlando con la Sellers.Ā
Cristina Gauri