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Bersani sogna un nuovo Ulivo: “Nel Pd non rientro, ma con Letta e Conte a guida del M5S possiamo vincere”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma. 18 mar – “Entrare nel Pd ora? Letta ha già abbastanza problemi“: Pier Luigi Bersani guarda oltre e propone una nuova Cosa di sinistra in odore di Ulivo, con Conte leader dei M5S. Certo, i temi su cui andare d’accordo con il neosegretario del Pd ci sono, a partire dallo ius soli, rilanciato anche da Bersani. Un ritorno a sinistra, dunque, ma rifondando il centrosinistra ancora una volta.

La ricetta di Bersani per tornare a vincere: “Sinistra plurale e Conte che porta a maturazione i 5 Stelle”

L’ex segretario del Pd, anche lui sconfitto come Letta da Matteo Renzi, uscito dal partito con un manipolo di comunisti per dar vita ad Articolo Uno, non rientra ma si prodiga in consigli al neosegretario. “Prendiamola da fuori – dice Bersani in una intervista a Repubblica – usciamo dalla solita cerchia, apriamoci al mondo esterno, se vogliamo vincere. Perché ora, ne sono convinto, si può vincere”. Come? “Se noi allarghiamo il campo di una sinistra plurale e Conte porta a maturazione i 5 Stelle, possiamo farcela“, afferma convinto.

“Letta vuole vincere insieme con i 5 Stelle. A Zingaretti non lo hanno permesso, lui può farlo”

L’ex ministro dello Sviluppo economico ai tempi del governo Prodi conta molto sull’apertura di Letta a una riedizione dell’alleanza giallofucsia. “Vuole vincere con un campo di centrosinistra largo alleato con i 5 Stelle. Questo a Zingaretti non lo hanno permesso, Letta può farlo“. Certo serve un nuovo centrosinistra. “Se il Pd, come dice Ezio Mauro, non è più il padrone di casa ma un inquilino di rilievo”, chiarisce Bersani, allora questa Cosa si può fare. Ognuno con le sue differenze, che sono un valore aggiunto, fa presente.

Ius soli, Bersani: “Si vuole forse dire che la cittadinanza devono averla solo i bianchi?”

Terreno comune è quello dell’immigrazionismo, che poi lo ius soli serve a far avere più voti ai partiti di centrosinistra, sempre meno votati dagli italiani. Ma a sentire Bersani è questione di anti-razzismo. “Il punto è che non va lontano un Paese che non riconosce come italiano un bimbo che va a scuola, figlio di gente che lavora e paga le tasse. Si vuole forse dire che la cittadinanza devono averla solo i bianchi? Certo, per noi la priorità va al mondo del lavoro e alla riduzione dell’ingiustizia sociale”.

L’ex segretario dem rivive le sue dimissioni

Poi l’ex segretario dem affronta la questione della guerra tra correnti all’interno del partito e di come ne abbia fatto le spese anche lui. “Ha rivissuto il film del 2013, l’imboscata dei 101, le dimissioni?”, gli chiede l’intervistatore. “Quando ti dicono ‘sono d’accordo’ e poi, per darti uno schiaffo, mettono a rischio la presidenza della Repubblica, per me non c’è altra strada che lasciare – replica Bersani -. In altre culture uno sarebbe rimasto a sfidare i 101, ma questo avrebbe fatto a pezzi il partito. Il caso di Zingaretti però è diverso, le sue dimissioni sono arrivate dopo un lungo stillicidio“. D’altronde il Pd è un ibrido tenuto insieme soltanto dalla gestione del potere nelle istituzioni. E se non è diventato proprio come la Dc (la componente principale, insieme agli ex Pci), il Pd – per stessa ammissione di Bersani – “è certamente più vicino a certe sue pratiche”.

Una Cosa di sinistra per battere “le destre”. Che novità…

Alla fine della fiera, dunque, la palla lanciata da Bersani e che sarà raccolta da Letta è la solita roba della sinistra: imbarcare più sigle e formazioni possibili in una alleanza per sconfiggere quelle che loro amano chiamare “le destre”. In sostanza, la sinistra a sinistra del Pd, insieme con i dem, i centristi di sinistra e i 5 Stelle guidati da Conte, dovrebbe – è l’auspicio di Bersani oltre che il consiglio a Letta – riuscire a battere il centrodestra. La prima sfida, per Letta, in tal senso è quella delle amministrative a Roma. Riuscirà il neosegretario a imporre un candidato di concerto con i 5 Stelle? Staremo a vedere.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

lappola 18 Marzo 2021 - 2:49

Bravo Bersani, bravo. Prendi un fiasco di vino, pane e mortadella, e vai con Prodi a fare merenda sotto l’ulivo. E porta anche la chitarra per fare la suonatina quando sarete allegri. State solo lontani dalla politica.

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Sondaggi, nessun effetto Letta: Pd perde ancora consensi. Lega resta prima | Il Primato Nazionale 19 Marzo 2021 - 5:11

[…] Bersani sogna un nuovo Ulivo: “Nel Pd non rientro, ma con… […]

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Sondaggi, nessun effetto Letta: Pd perde ancora consensi. Lega resta prima - 19 Marzo 2021 - 6:12

[…] 2,3 e 2,1%. Ciononostante Bersani, leader di Articolo 1, ha fatto sapere all’amico Letta che non rientrerà nel Pd, anche perché con un gruppo parlamentare tutto suo, ha voce in capitolo (vedi Speranza ministro […]

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