Roma, 6 giu – La carne fa male alla salute? Neanche per sogno. A smentire questa vulgata diffusa negli ultimi anni, è l’approfondita e rigorosa ricerca pubblicata da The Lancet, prestigiosa rivista scientifica inglese. Secondo i ricercatori in questione, gli alimenti non vanno infatti demonizzati, va piuttosto diffuso il messaggio che la salute pubblica si tutela promuovendo diete sane e bilanciata, che prendano in considerazione gli alimenti da integrare e non da evitare totalmente come la peste.
Il Burden of Disease Studye, analizza i dati sull’alimentazione di 195 nazioni tra il 1990 e il 2017, prendendo in esame 15 cibi consumati in quantità più o meno elevate. Lo studio considera attentamente l’impatto complessivo dei diversi nutrienti sulle malattie causate dall’alimentazione, da quelle cardiovascolari, al diabete fino ai tumori. Viene evidenziato in particolare come nelle nazioni con un livello socio-economico più, tra queste figura anche l’Italia, la mortalità per cause alimentari è legata in modo particolare all’eccessivo consumo di sodio e all’insufficiente assunzione di cereali integrali, frutta fresca e secca, semi, vegetali e alimenti ricchi di omega 3 e fibre.
Le fake news sulla carne nociva
Lo studio mostra al contempo come le carni rosse e trasformate siano al penultimo posto tra i fattori di rischio legati all’alimentazione. Certo, è sconsigliato un consumo elevato, ma quello riguarda molti altri cibi. Per non dire tutti. “Quello appena pubblicato su Lancet è uno studio serio, perché prende in considerazione dati costantemente aggiornati sul rapporto tra i diversi fattori di rischio e la mortalità – ha dichiarato la dottoressa Elisabetta Bernardi, Specialista in Scienza dell’Alimentazione, biologa e nutrizionista dell’Università di Bari. “I dati sui fattori dietetici ci dicono che una dieta con troppi ‘senza’ (fatta eccezione per il sodio) è più pericolosa di una dieta con troppi ‘con’. Mangiare carne rossa o salumi, infatti, non rappresenta un rischio per la nostra salute, lo è, al contrario, mangiare pochi cereali integrali, frutta, frutta in guscio o semi, ortaggi, pesce, legumi e alimenti che apportano calcio”, ha spiegato Bernardi.
“Il messaggio è sempre lo stesso: evviva la dieta mediterranea, che non esclude nessun alimento, ma li contempla tutti e nelle giuste quantità” ha detto la dottoressa, aggiungendo che “lo studio demolisce definitivamente la fake news secondo cui il consumo di carne, soprattutto trasformata, sia pericoloso per la nostra salute, e conforta circa i benefici insiti nel consumo di latte e latticini”. Come inoltre sottolineato da Carni Sostenibili, “quello che emerge è che a dover essere promosso è un approccio ponderato, abbandonando quella deriva comunicativa che in questi anni ha condannato un cibo piuttosto che un altro sulla base di mode rivelatesi nocive e senza nessuna evidenza scientifica”.
Alessandro Della Guglia
5 comments
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Svegliatevi, non avete nemmeno un filtro per lo spam nei commenti…
Quando si scrivono articoli di questo genere è bene che sia la nutrizionista intervistata che l’autore dell’articolo dichiarino se hanno dei conflitti di interesse = se hanno ricevuto sponsorizzazioni sotto qualunque forma da portatori di interesse (in relazione alla carne).
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