Roma, 5 apr – L’Ue ancora a gamba tesa parlando di sanzioni alla Russia nel contesto della guerra ucraina, come riporta Tgcom24. Nella fattispecie, il discorso si concentra sull’energia.
Ue, energia e sanzioni
Dall’Ue la dichiarazione che viene fuori è che “l’energia fa parte” del nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, il quinto, per la precisione, attualmente “in discussione” e in via di definizione tra gli Stati membri e la Commissione europea. A parlare è il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel momento in cui gli era stata posta una domanda sulla presenza di misure restrittive contro il carbone e il petrolio russo (i quali, per inciso, sono alcuni degli obiettivi dichiarati).
Nel mirino porti, petrolio e carbone
Come riporta ilSole24Ore, le nuove sanzioni saranno discusse meglio domani, mercoledì 6 aprile. Nel mirino ci dovrebbero essere il petrolio e il carbone. Domani, mercoledì 6 aprile, approderà sul tavolo degli ambasciatori Ue a Berlino il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Nel mirino del provvedimento dovrebbero quindi entrare porti, petrolio e carbone.
Se l’Italia praticamente non ha opposto resistenza, sappiamo già che Germania e Austria hanno frenano sullo stop a Gazprom. Nel frattempo il ministro francese Le Maire ha dato il suo assenso alle sanzioni “per gradi” con queste parole: “I Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni a sulle importazioni e le esportazioni della Russia. Hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l’elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire”.
Alberto Celletti