Clapper sembra così rispondere alla domanda che molti analisti si fanno: come mai l’Italia si trovi esposta al terrorismo islamico al pari di Germania e Gran Bretagna. Queste ultime infatti, a nostra differenza, hanno un tessuto sociale multirazziale permeabile all’ideologia dello Stato islamico. Cittadini formalmente inglesi e tedeschi si sono convertiti in un momento in agenti del nemico, dato confermato dall’elevato numero di foreign fighters partiti da quei paesi per combattere a fianco dell’Isis sugli scenari siriani e iracheni. Il famoso Jihadi John, come è noto, era ‘inglese’. L’Italia, invece, i terroristi li ha importati, andandoli a prendere addirittura sulle coste africane con le operazioni europee sull’immigrazione.
Secondo la senatrice francese Nathalie Goulet, sempre citata dal Nyt, l’Italia potrebbe essere un bersaglio per la presenza del Papa. Quel Papa che a sua volta sponsorizza l’immigrazione e che ha recentemente chiesto scusa per la poca accoglienza nei confronti dei migranti, fra i quali si nascondono i terroristi. Pare allora che nel cuore dell’Italia, volontariamente e involontariamente, abbiamo un vero e proprio richiamo per terroristi.
Ettore Maltempo