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Vicenza, "ball girls" al posto dei raccattapalle. E subito si grida al "sessismo"

by Davide Romano
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Vicenza, 19 set – Il campionato italiano di Serie C non è certo il palcoscenico più ambito e divertente, sarà forse anche per questo che il patron del Vicenza Calcio, Renzo Rosso, ha pensato bene di ravvivare la situazione sostituendo i canonici raccattapalle con delle ragazze ribattezzate “ball girls”. Nessun intento sexy in realtà, almeno stando alle parole di Renzo Rosso, fondatore e proprietario del marchio di abbigliamento Diesel, che con l’iniziativa voleva soltanto “coinvolgere alcune realtà sportive vicentine”. La prima realtà coinvolta è stata quella dell’Athena Volley, che ha mandato a bordo campo le sue pallavoliste (tra cui alcune under 16).
A suscitare lo “sdegno” di moralisti e femministe è stata la mise delle ragazze definita troppo “succinta”, con shorts e maglietta. Il Vicenza, rispondendo alle polemiche, ha sostenuto che “questo è l’abbigliamento indossato dalle teenager nella vita quotidiana”. Spiegazione che ovviamente non basta a sopire le critiche. “Ragazzine under 16 in canotta Diesel: questo il modo scelto da Renzo Rosso per valorizzare le realtà sportive femminili del territorio”, è stato il duro tweet di “Sport alla Rovescia”. Non potevano mancare all’appello le femministe di Assist atlete al femminile che hanno parlato di “vergognosa esibizione di minorenni in campo con canotta e shorts cortissimi come raccattapalle. A Coni, Fgci e al presidente Rosso chiediamo di ritirare questa indecente iniziativa”.
Sulla vicenda si è espresso anche il mondo politico locale, con il consigliere di una lista civica, Sandro Pupillo: “Si parla tanto di femminicidio, di sessismo, di lotte e battaglie per le pari opportunità. Si parla tanto del ruolo della donna nella società occidentale e cattolica, come modello positivo da contrapporre alle altre società del sud del mondo. si parla tanto, troppo, e forse inutilmente, se poi il risultato è questo: minorenni col c… fuori piazzate sotto una curva di tifosi”.
Il Vicenza si difende minimizzando la polemica sul vestiario delle ragazze e puntando il dito contro i social network, parlando di strumentalizzazione di “una foto scattata dagli spalti diventata virale sui social network. Non era nostra intenzione ledere la sensibilità del pubblico, né soprattutto esporre le ragazze a critiche così forti che non meritano, avendo partecipato con entusiasmo all’evento”.
Davide Romano

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2 comments

Commodo 19 Settembre 2018 - 8:56

Se ci sei… Batti un colpo!… La “sinistra” sta facendo:”poltergeist”!…

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paleolibertario 23 Settembre 2018 - 2:12

La giustapposizione sempre più frequente “moralismo” – “femminismo” la dice lunga…

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