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Agli albori del calcio italiano: la palla Dapples

by Roberto Johnny Bresso
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palla dapples, henri

Roma, 5 ago – In periodi di trofei estivi sempre più inutili e di nuove competizioni lontane dal suscitare fascino, oggi vogliamo tornare agli albori del calcio italiano per parlarvi della Palla Henri Dapples. Nel 1903, la dirigenza del Genoa Cricket & Football Club, prima società italiana di calcio, decide l’istituzione di un trofeo itinerante che venga messo in palio con una certa frequenza (talvolta anche settimanalmente) e che venga assegnato con la formula challenge: una sfida secca giocata sul campo della squadra detentrice del trofeo, al termine della quale la formazione vincitrice ne mantiene o ne entra in possesso. Il successivo sfidante era poi determinato dalla prima società che avessw mandato un telegramma per sfidare la squadra campione in carica. Il 29 ottobre 1903, nel corso di una riunione del consiglio direttivo del Genoa, viene decisa l’istituzione di questa nuova manifestazione che è chiamata Palla d’argento Henri Dapples, in onore dell’allora presidente e giocatore rossoblu, che si accolla tutte le spese del trofeo, regalandolo al proprio club. Il 20 dicembre dello stesso anno Genoa e Andrea Doria danno vita alla prima sfida della Palla Dapples, trofeo che materialmente consiste in un pallone d’argento a grandezza naturale.

Il successo della Palla Dapples

La Palla Dapples prende subito campo anche perché trova spazio sui media del tempo, che contribuiscono notevolmente a pubblicizzarla e di conseguenza a renderla ambita anche alle piccole società, tanto che nel periodo 1903-1909 essa riscuote più interesse dello stesso Campionato Italiano, fin quasi ad esserne ritenuta più importante. La prima squadra a vincere la Palla Dapples è lo stesso organizzatore, il Genoa, che nel primo periodo la difende numerose volte con successo nei confronti di Andrea Doria, FC Torinese, Milan e Juventus, fino a che non viene sconfitto dagli stessi cugini dell’Andrea Doria. I biancoblu genovesi però deterranno il trofeo per una sola settimana, sconfitti dal Milan. La squadra rossonera lo difenderà vittoriosamente per ben 22 volte, in ripetuti incontri che lo vedranno avversario di Andrea Doria, Genoa, Juventus, US Milanese, Ausonia Milano, Torino e Libertas Milano. In altre sette circostanze i rossoneri escono invece battuti per mano di Genoa, US Milanese, Pro Vercelli e Torino.

Lo strapotere del Milan in questo torneo va avanti ininterrottamente per quasi quattro anni, periodo nel quale il club domina la scena nazionale vincendo sia i campionati ufficiali che i vari tornei che via via vanno nascendo. Tale strapotere si interrompe per merito della Pro Vercelli, stella nascente del firmamento calcistico, il 15 novembre 1908. I piemontesi, però, scrivono il loro nome nell’albo d’oro della manifestazione solamente in tre occasioni; poca cosa rispetto ai sette scudetti che proprio quell’anno iniziano a vincere. Meglio dei vercellesi fanno sicuramente il Genoa (13 volte vittorioso) ed il Torino (5 volte). Il conto delle vittorie nella Palla Dapples lo chiudono la Juventus con 2 vittorie oltre che l’Andrea Doria e l’US Milanese, con una vittoria a testa. L’ultima sfida si gioca a Genova tra il Genoa e lo Spinola FBC, formazione anch’essa genovese ma di seconda categoria, il 20 dicembre 1909.

L’ultima Palla

A partire dal 1910 il calendario dei campionati organizzati dalla FIGC va ad occupare gran parte della stagione, togliendo così spazio alle sfide della Palla Dapples. Questa rimane definitivamente nelle mani del Genoa , primo ed ultimo club ad aggiudicarsela. La Palla Dapples è stata esposta per molti anni presso il museo dello Stadio San Siro, in una vetrina di antichi cimeli rossoneri, essendo il Milan la squadra che ha iscritto più volte il proprio nome nell’albo d’oro di questa prestigiosa competizione. Restituita poi alla Fondazione Genoa è attualmente visibile nel Museo del club ligure. Essendo però noi degli inguaribili romantici, facciamo notare che ufficialmente il torneo non è mai stato abolito, quindi se qualcuno volesse sfidare il Genoa sarebbe fantastico… magari una squadra dilettante. 

Roberto Johnny Bresso

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