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Calciomercato, i movimenti delle squadre di Serie A (prima parte)

by Marco Battistini
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calciomercato, serie a

Roma, 5 ago – Non avrà il tambureggiante ritmo della più competitiva Premier League, non sarà economicamente attraente come l’ormai “famoso” campionato saudita ma la cara, vecchia e amata Serie A continua ad avere – come si suol dire – il suo perché. Visione eccessivamente romantica? Non proprio: tra qualcuno che si è concesso un dorato pre-pensionamento sulla penisola arabica (Brozovic, Milinkovic-Savic) e un paio delle nostre migliori avanguardie – Vicario, Tonali – volati oltremanica, la massima competizione nazionale mantiene intatto il proprio fascino. Tra limiti di spesa e paletti finanziari vediamo come stanno circolando idee e giocatori nel calciomercato di questa calda estate italiana.

Giovani interessanti per le medio-piccole

Tra i movimenti delle medio-piccole citazione d’obbligo per chi punterà sui (giovani) connazionali. L’Empoli – via Napoli – affiderà le chiavi della propria porta all’ottimo Caprile, mentre il Sassuolo ha fatto rientrare in patria il centrale Viti (in prestito dal Nizza). Sempre in Toscana spazio al laterale Pezzella, alla mezzala Ranocchia – proprietaria del cartellino la Juventus – e al figlio d’arte Maldini. L’italianissimo Monza rinforza la difesa con Cittadini, ultima stagione a Modena e ceduto a titolo temporaneo dall’Atalanta – in Brianza finiscono anche i più esperti D’Ambrosio e Gagliardini. A Frosinone arrivano Marchizza e Brescianini, rispettivamente di scuola Roma e Milan. Nella Torino granata giocherà invece l’ala destra Bellanova, reduce dall’apprendistato interista e da un  convincente Europeo under 21. Dopo un biennio in Olanda, occasione cagliaritana per l’offensivo Oristanio. Capitolo attaccanti: dagli stessi Paesi Bassi ritorna anche Lucca (Udinese, era all’Ajax), mentre Mulattieri cercherà di essere il prossimo gioiellino della vetrina neroverde. Con la maglia del neo-promosso Genoa vedremo infine all’opera il già azzurro Retegui, oriundo che – in tutta sincerità – incuriosisce chi scrive.

Obiettivo Europa: Fiorentina e Atalanta

Nonostante la doppia delusione – Coppa Italia, Conference League – e quella sensazione di amaro in bocca che prova chi sa di aver raccolto molto meno di quanto seminato, la bella Fiorentina di Italiano ci riproverà, anche in Europa. La Viola ha puntellato la difesa con il promettente terzino Parisi – l’azzurrino si alternerà con capitan Biraghi. Ora bisognerà allungare la retroguardia, ossia accelerare su un portiere da affiancare a Terracciano e almeno un’altra pedina di movimento. In mezzo dentro Arthur: se dovesse rimanere Amrabat – per il quale manca ancora l’offerta che accontenti tutti – in mediana la combinazione palleggiatore più combattente alzerebbe ulteriormente l’asticella. Al contrario, ovvero in caso di cessione del marocchino, cambierebbero giocoforza gli equilibri. Per fare il salto di qualità (e capitalizzare la prevedibile mole di gioco prodotta) servirebbe però un centravanti che dia più certezze di Jovic e Cabral. I due – nonostante una discreta annata dal punto di vista realizzato – rimangono un punto interrogativo.

Vuole confermarsi per l’ennesima stagione invece l’ottava Atalanta targata Gasperini. Ad oggi i movimenti di calciomercato sembrano aver rinforzato la compagine nerazzurra. Almeno dalla metà campo in giù. Se tra i pali al “vecchio” titolare Musso si aggiunge Carnesecchi – molto più di un semplice numero dodici – sulla catena di sinistra sono arrivati a Bergamo altri due giocatori dal curriculum europeo: il braccetto di sinistra Kolasinac (già Schalke 04, Arsenal, Marsiglia) e l’esterno mancino Bakker – dal Bayer Leverkusen, ex Psg. Con Hojlund verso l’Inghilterra, grandi aspettative davanti sul maliano Traoré, investimento più oneroso nella storia della società orobica. In chiusura anche l’affare Scamacca.

Calciomercato, le romane iscritte alla corsa Champions

Chiudiamo la prima parte del nostro approfondimento parlando delle romane. Poca carne al fuoco in casa Lazio, seconda forza dello scorso campionato. La cessione di Milinkovic-Savic all’Al-Hilal però ha lasciato un buco non indifferente nel centrocampo biancoceleste. Il Sergente, uomo di gamba, gran piede e personalità è un profilo difficilmente sostituibile. Confermata in blocco la difesa e sistemato il reparto avanzato con un paio rincalzi provenienti dall’estero (Isaksen e Castellanos, da verificare l’impatto con la realtà italiana) la casella lasciata vuota dal serbo è riempita con il giapponese Kamada. Basterà? La Champions è uno splendido palcoscenico al quale bisogna però presentarsi con un organico almeno equivalente a quello della passata stagione.

Decisamente più attivi i cugini della Roma. I giallorossi hanno già chiuso per Ndicka, Kristensen e Aouar, tutti ipotetici titolari nel 3-4-2-1 mourinhano. Si tratta per Renato Sanches del Psg, al netto degli infortuni, giocatore di grande qualità. Se poi lo Special One continuerà a fare “mercato interno” (ossia lanciare senza paura i migliori talenti del settore giovanile) l’ultimo tassello per completare la rosa diventa quello del centravanti tanto richiesto dallo stesso Mourinho. Abraham, infortunatosi gravemente al ginocchio nello scorso giugno, sarà infatti fuori causa ancora qualche mese. Obiettivo quarto posto: ma se dovesse davvero arrivare un attaccante di spessore, perché no, qualcosa in più… 

Marco Battistini

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