Catania, 17 apr – Due tonnellate di cocaina, del valore di oltre 400 milioni di euro, sono state trovate a galleggiare in mare all’interno di 1.600 panetti, in circa 70 colli, tenuti insieme da reti per evitarne la dispersione, a largo della costa orientale della Sicilia. A farne la scoperta sono stati i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, insieme con i finanzieri del Gruppo Aeronavale di Messina, e unità aeronavali delle Fiamme Gialle, che nell’ambito delle specifiche attività di controllo delle acque costiere per finalità di polizia economico-finanziaria, si sono accorti, anche grazie alla presenza di un dispositivo luminoso di segnalazione, di questa massa galleggiante.
Catania, cocaina in mare: uno dei più grandi sequestri di tutti i tempi
Le particolari modalità di confezionamento, con cura speciale nell’imballaggio che ne evitasse infiltrazioni ed inabissamento, e la presenza del segnalatore luminescente, che ne consentisse il rintracciamento, hanno fatto ipotizzare che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, verosimilmente lasciato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa, per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma. Attivate le procedure di recupero, con l’ulteriore supporto del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, si passava all’ispezione dei colli riscontrando l’effettiva presenza all’interno degli stessi di numerosi panetti contenenti cocaina.
Parallelamente è stata avviata un’attività di ricognizione aerea da parte di velivoli del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare e della Sezione Aerea di Manovra di Catania volta a verificare l’eventuale presenza di ulteriori colli dispersi nell’area circostante a quella di rinvenimento. Informata la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, si è proceduto al sequestro di iniziativa nei confronti di ignoti di oltre 1.600 panetti, contenuti in circa 70 colli, per un peso lordo complessivo di quasi 2.000 chilogrammi. Avrebbe fruttato oltre 400 milioni di euro e rappresenta tra i più grandi sequestri di droga sul territorio nazionale.
I clamorosi precedenti
Solo un anno fa, nel giugno del 2022, a Trieste con l’operazione Geppo ne furono sequestrate 4 tonnellate, prosciugando di fatto uno dei principali canali di smercio della cocaina colombiana in Italia. Altro sequestro record fu quello operato a Gioia Tauro nel 2019, grazie ad un’operazione interforze, che consentì il rinvenimento di 1.176 chilogrammi di cocaina all’interno di 144 imballi, nascosti in un container che portava banane, proveniente dal Sud America e destinato in Germania. Una volta immessa nel mercato la cocaina, purissima, avrebbe avuto il valore di 250 milioni di euro. Nello stesso anno a Genova gli uomini del comando provinciale delle fiamme gialle scoprirono un traffico internazionale che passava proprio dal capoluogo ligure, proveniente dalla Colombia e diretto in Spagna, a Barcellona; furono sequestrati 60 borsoni, rinvenuti all’interno di un container, contenenti oltre due tonnellate di cocaina. I finanzieri sostituirono la droga, 1.801 panetti, con del sale e fecero proseguire il viaggio del container riuscendo così a individuare ed arrestare la base dell’organizzazione criminale nella città catalana.
Emanuela Volcan
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A Catania 2 tonnelate di cocaina e a Genova sette tonnellate e 184 quili di pesto contrafatto a arrivati da Chicago dalla Giovanni Rana, per essere dopo venduto in Spagna e Francia come pesto dop genovese, ecco, la manina degli usurai israeloamericani sfruttando le nostre tradizioni senza pagare delle tasse in Italia, come al solito.