Roma, 2 mar โ Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la presidente di Arcilesbica, Cristina Gramolini: quella strana coppia. Due figure ideologicamente agli antipodi ma unite dalla convinzione che l‘applicazione sempre piรน pervasiva della teoria gender nella nostra societร finirร per danneggiare in primis le donne. Gramolini si รจ infatti detta ยซdโaccordo con Giorgia Meloni sul fatto che dare la possibilitร a un uomo di dichiararsi donna, al di lร di qualsiasi percorso chirurgico, farmacologico e amministrativo, danneggi le donneยป.
Gramolini (Arcilesbica) d’accordo con Meloni sul gender
La presidente di Arcilesbica si riferisce alle dichiarazioni del premier rilasciate in unโintervista a Grazia in vista della Giornata internazionale delle donne. ยซOggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di lร di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativoยป, sostiene Meloni riferendosi alle procedure di auto-identificazione di genere, o ยซleggi transยป, rese legali in alcuni Stati dell’Unione e alle carriere alias (non legali) che stanno spopolando negli istituti superiori della Penisola.
Le donne sono la prima vittima del self-id
Ma il sesso ยซmaschile e femminile sono radicati nei corpi ed รจ un dato incontrovertibileยป. ยซTutto questo andrร a discapito delle donne? Credo proprio di sรฌ: oggi per essere donna si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, lโessenza, la differenzaยป, chiamando le donne ยซpersone con uteroยป, permettendo ai trans di accedere agli spazi e alle carriere sportive riservate alle donne. ยซLe donne sono le prime vittime dellโideologia genderยป, ha proseguito Meloni, sottolineando che ยซla pensano cosรฌ anche molte femministeยป.
Le Terf
E’ chiaro il riferimento alle femministe radicali, definite in modo dispregativo Terf (Femministe radicali trans-esclusive) dalle frange piรน intersezionali del movimento e oggetto di stigma feroce e opposizione violenta con tanto di minacce e aggressioni fisiche. Furono proprio le femministe radicali, Arcilesbica in testa, a esprimere fortissimi dubbi sul ddl Zan: ยซIn quegli articoli ci sono grossi rischi di interpretazione che spalancano le porte a scenari aberrantiยป.
Gramolini sostiene inoltre di trovarsi concorde con il premier anche ยซcon il fatto che non si puรฒ saltare il corpo sessuato, cioรจ non si รจ donna essendo di sesso maschile per la sola autodichiarazione, questo nuocerebbe alla realtร e alle donne, ad esempio negli sport femminili o nelle politiche di pari opportunitร ยป. Ma lo sposalizio finisce qui perchรฉ la presidente di Arcilesbica, precisa di pensare che ยซlโideologia gender รจ giusta quando dice che si รจ uomini e donne nel tempo in modi diversi, che non รจ naturale la maschilitร e la femminilitร , mentre รจ naturale il corpo femminile e maschile. I ruoli sessuali sono storici, i corpi sono naturaliยป.
Cristina Gauri
1 commento
D’accordo o no M sta’ lontano da quella gente… Lontani e basta.