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Assalto al banchetto della Lega, chiamateli con il loro nome: antifascisti

by Lorenzo Zuppini
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Ferrara, gazebo Lega

Ferrara, 25 dic – Ancora violenza targata antifascismo. Nella mattinata della vigilia di Natale, un gruppo di soggetti legati all’antagonismo antifà ha assalito il banchetto che la Lega aveva organizzato in Corso Martiri della Libertà a Ferrara. E proprio nella via che commemora gli anonimi martiri della libertà, coloro che oggi si proclamano difensori della democrazia hanno aggredito gli organizzatori di un comunissimo banchetto di partito e i suoi avventori.

Chissà se di questa violenta vigilia natalizia parlerà scandalizzato qualche indemoniato corsivista intellettualoide sempre pronto a scagliarsi contro l’onda nera (che non è quella africana) che pare stia sommergendo la nostra Italia. O chissà se i fautori dell’amata commissione Segre, la sovietica invenzione utile a reprimere l’odio come se i sentimenti fossero comandabili, metteranno all’ordine del giorno dei lavori questa ennesima violenza contro degli innocui militanti di destra. Però, si sa che, anche ascoltando il signor Augias, che tutto sommato chi è di destra è un po’ scemotto, stupidino, mentre chi è di sinistra raggiunge le vette più alte dell’intellettualismo universale, e quindi che vuoi che sia se i professoroni liberal mollano qualche ceffone sulla zucca vuota dei rozzi conservatori. Nessuno farà rete, nessuno rimarrà umano, nessuno su Twitter furoreggerà chiedendo che la pace sia ristabilita su suolo italiano.

Gad Lerner, magari scrollandosi di dosso il suo tipico snobismo, potrebbe, nella prossima trasmissione tivù sulla Lega che condurrà, fare cenno al numero osceno di violenze che i suoi militanti hanno subito dai ragazzi dei centri sociali. Così, tanto per diversificare le informazioni date che variano da “e i 49 milioni?” al solito spericolato paragone tra Salvini e i peggiori dittatori della storia. Eccetto Stalin, ovviamente.

La Murgia, dal canto suo e della sua invenzione che verrà accostata a quelle di Galileo, potrebbe utilizzare il famigerato fascistometro per misurare il livello di stronzaggine (ché il fascismo ha un po’ annoiato tutti) dei persecutori dei leghisti di Ferrara. Speranza vana, temiamo. Raimo di sicuro non stilerà una delle sue liste di proscrizione per elencare i branchi di violenti antagonisti di sinistra che abitualmente si dilettano nell’aggressione degli avversari ideologici. Anzi, saranno proprio gli aggrediti a finire nelle liste nere del professor Christian. Strano mondo, quello dei liberal.

I sardini e le sardine potrebbero cambiare spartito e pronunciarsi contro i cialtroni che sistematicamente attaccano fisicamente chi sventola una bandiera della Lega o di Fratelli d’Italia o di CasaPound o di qualsiasi altra associazione ideologica che non sia smaccatamente di sinistra. Potrebbe fare questo sforzo il riccioluto e ridanciano leader sardino che in tivù viene tanto ma proprio tanto bene, peccato non abbia argomenti che non siano la minestra precotta della lotta alla violenza sempre e solo di destra. Come difatti gli eventi di Ferrara dimostrano. Ma a lui che gli frega, basta venire bene in tivù. Basta avere per ogni riccio un capriccio. Basta essere portato in esulto dagli imbelli giornalisti italiani che, secondo il rapporto del Worlds of Journalism Study, sono in maggioranza oltranzisti di sinistra e la cui narrazione quotidiana rompe la fiducia dei lettori.

Il vicesindaco Nicola Lodi è intervenuto deprecando il gesto degli antagonisti definendoli dei “fascisti rossi”. Ma chiamarli banalmente comunisti è così complicato?

Lorenzo Zuppini

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4 comments

Jos 25 Dicembre 2019 - 10:55

…scherzate? I comunisti sono buoni e generosi..non hanno, mai, mangiato bambini: li hanno solo ammazzati….

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jenablindata 25 Dicembre 2019 - 11:29

se c’è una cosa che ho imparato nella mia vita,è che mantenere sempre la calma…
NON paga.
io capisco che la destra non vuole mostrare il fianco a critiche…e che stanno cercando di evitare etichette di violenza,
ma bisogna anche rendersi conto che oltre un certo limite è controproducente,perchè questi dementi si allargano,si allargano…
fino a quando a parecchi salteranno i nervi davvero,e andrà a finire nel sangue.
forse è meglio considerare se non sia meglio un atteggiamento parecchio più rude,nel
resistere a queste provocazioni..
in maniera da scoraggiarle sul nascere?
purtroppo siamo sempre lì…gli anni passano,e le ideologie mutano ma ancora oggi…
il rispetto di se stessi e delle proprie idee va difeso:
con il ragionamento,o anche
a capate e pedate,quando dall’altra parte capiscono solo quelle.

e visto da questo punto di vista,non sarebbe meglio allungare quattro ceffoni fin quando la situazione si risolve con quelli,
piuttosto che aspettare
che sia tardi…
e le cose scappino di mano?
perchè è cosi che andrà a finire,se la situazione resta invariata…

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Evar 25 Dicembre 2019 - 7:03

I discendenti di Erode Antifa.

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