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“All’università non ci sono i cessi no gender”: il grido di dolore degli studenti di sinistra

by Vittoria Fiore
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bagno no gender

Roma, 4 dic – All’Università di Pisa, la sinistra studentesca ha deciso di combattere la madre di tutte le battaglie. Diritto allo studio? Tasse più basse? Libri di testo gratis? Abolizione del green pass per poter seguire le lezioni? Macché: occorre istituire un cesso no gender. La proposta è stata lanciata qualche giorno fa da «Sinistra per», storica lista studentesca dell’ateneo pisano. E ora, come riferisce La Nazione, i bagni no gender potrebbero effettivamente essere installati. La data segnata sul calendario è quella di giugno 2022.

Rivoluzione all’Università di Pisa

In attesa della decisione del Senato accademico, le truppe di «Sinistra per» hanno affisso una serie di volantini per i cessi dell’università, indicandoli come «bagno neutro». Un’azione dimostrativa che ha fatto notizia: «Abbiamo simbolicamente, e non solo, posto manifesti pro bagni neutri coprendo le icone che rappresentano donne e uomini, e posizionato anche delle tampon box dove chiunque lo desideri può lasciare degli assorbenti oppure può prenderne», hanno scritto gli studenti su Facebook. «Siamo convintз [sic!] che lo sviluppo del XXI secolo debba tenere in considerazione delle sensibilità intime delle persone: la società e le istituzioni pubbliche hanno il dovere di farsene carico. Noi lottiamo anche per questo. Che la rivoluzione abbia inizio nei bagni di Unipi!».

Leggi anche: «Via la carne dalle mense, fa male al clima»: gli universitari di Berlino peggio di Greta

Il problema dei bagni no gender

Secondo gli studenti sinistroidi, «dividere i bagni per “uomo” e “donna” è violenza di genere». E la violenza è una brutta cosa. Come quella che qualche mese fa ha subìto una studentessa di prima media ad Ashburn, in Virginia: la malcapitata è stata aggredita in un bagno no gender da un «ragazzo che indossava una gonna», che l’ha poi violentata. Il giovanotto gender fluid, dotato di coscienza sociale e sensibilità per i diritti civili, ha pensato bene di costringere la vittima a «fellatio e sodomia forzate». Il ragazzo con la gonna è poi finito in manette.

Vittoria Fiore

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5 comments

Pino 4 Dicembre 2021 - 2:21

Speriamo che i maschi che si sentono femmine si ricordino di alzare la tavoletta

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brutta ciao 4 Dicembre 2021 - 3:58

Sono proprio dei coglioni, quelli che mancano sono cessi per cessi come loro che mangiano male e stanno sempre a cagà ! Hanno spesso bisogno impellente di entrare ovunque, comprensibilmente (concediamoglielo), per nascondere le loro cagate mostruose.

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