Roma, 12 ago – La vera incognita autunnale? Non è di certo la tanto temuta «seconda ondata», spauracchio agitato da governo e allarmisti. Vi è un’insidia ben peggiore: si tratta della psicosi per una malattia ormai sotto controllo, che potrebbe spingere decine di migliaia di italiani ad assediare gli ospedali quando, in autunno inoltrato, inizieranno a manifestarsi tra la popolazione i primi sintomi influenzali – influenzali, badate bene: non del coronavirus. Un iper-afflusso di persone con sintomi deboli, per lo più legati alla normale influenza stagionale, che ingolferebbe il sistema in breve tempo.
Il «cattivo» Bassetti
A sostenerlo in una intervista a Radio Radio è Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Bassetti, così come Zangrillo, è annoverato tra gli scienziati «cattivi», i «negazionisti» (termine dal quale ci dissociamo con convinzione) come li definisce la stampa mainstream, perché da mesi osano dichiarare l’ovvio: che l’allarme sanitario è rientrato, la pressione sulle strutture sanitarie è minima, va usata comunque prudenza e occorre rispetto delle regole, ma, di fatto l’attuale comunicazione psicotica e allarmista che non contestualizza i dati del contagio è disonesta e non fa altro che danni. «A chi come me dall’inizio è stato ottimista hanno detto che sono banalizzante, che sono negazionista, mi hanno insultato. Francamente mi sono stufato, che facciano quello che ritengono opportuno, poi vedranno le conseguenze di questo modo di fare informazione a ottobre e novembre», ha spiegato il professore.
La psicosi da Covid farà saltare il sistema sanitario
Il terrore che si continua a trasmettere agli italiani farà dei seri danni. Perché, spiega l’infettivologo, «al primo starnuto, o al primo colpo di tosse, il nostro sistema sanitario salterà per aria per colpa di chi ha terrorizzato il popolo. Se continuiamo a dire “Ti viene il Covid, sei fritto e muori”, sa cosa succede? Che il primo a cui viene uno starnuto, o 37,2 di temperatura, corre al pronto soccorso. Questo vorrà dire per noi saltar per aria». Va evitato a tutti i costi l’assedio alle strutture ospedaliere che manderebbe in tilt il sistema sanitario e, fatto ancora peggiore, potrebbe non consentire di individuare e curare tempestivamente i casi di coronavirus. «C’è ancora qualche caso grave sporadicissimo, ma ormai è diventata veramente molto simile a una forma influenzale – rimarca l’infettivologo – Quando arriveremo a ottobre-novembre-dicembre avremo centinaia di migliaia contemporaneamente con questi sintomi» di natura influenzale. «A quel punto il rischio che salti in aria il sistema esiste perché tutti saranno terrorizzati da questo virus».
Un sistema che funziona
Bassetti si dichiara però soddisfatto del funzionamento del sistema. «Sappiamo fare tanti tamponi, sappiamo intercettare. Quindi dobbiamo “gioire” dei positivi e non, invece, dire che tutto va male», ha affermato l’esperto. Essere ottimisti, dunque. Non come l’informazione istituzionale, che si è focalizzata sul «terrorizzare la gente. Ieri è stato il giorno più basso dall’inizio dell’epidemia, perché due morti in un giorno in tutta Italia non c’erano mai stati, e nessuno l’ha nominato».
Continuare con la prevenzione
Lungi dall’essere un «negazionista», Bassetti continua a sottolineare l’importanza della prevenzione, sostenendo che «oggi il sistema è preparato, la malattia fa meno male, morde mano di quanto mordesse prima, per cui mettete in pratica le misure – la mascherina, il distanziamento, il lavaggio delle mani -, ma attenzione perché se verrete colpiti potrete anche stare a casa vostra, ed essere gestiti da un sistema che funziona».
Cristina Gauri
10 comments
Il lombroso lle” avea ragione ,dalla faccia sembri un malato di mente.
[…] del mondo accademico e scientifico (Alberto Zangrillo, ad esempio) hanno più volte dichiarato che non vi sarà una seconda ondata e che la pandemia almeno in Italia è […]
Ma che cavolo di articolo avete scritto. Uno perchè starnutisce dovrebbe andare al prono soccorso ? Allora io questa estate ci sarei già dovuto andare n volte. I sintomi del covid sono ben precisi e sono simili a quelli della polmonite. Nessuna comunicazione o linea guida ufficiale diramata prevede di andare subito al pronto soccorso, ma di sentire prima il medico di base.
[…] 13 ago – Dopo l’intervento di ieri dell’infettivologo Bassetti, è il turno del virologo Clementi, che con Bassetti e Zangrillo condivide una visione più […]
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[…] già nei giorni scorsi molto critico contro il governo e gli “espertoni” che gli danno manforte nell’alimentare la paura del virus, punta il dito contro gli effetti collaterali […]
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[…] Cristina Gauri – Roma, 23 ott – Bassetti lo aveva previsto ad agosto, ed ora la previsione si sta avverando: la psicosi per il coronavirus, creata ad hoc da mesi di […]
[…] times. It was the month of August when the Genoese infectious disease specialist Matteo Bassetti warned of the risk related to media alarmism on Covid-19: “at the first sneeze, or at the first cough, our health system will blow up […]
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