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“Bisogna scusarsi di essere bianchi”: la dittatura woke negli atenei americani

by Andrea Grieco
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Roma, 4 mar – Uno dei mali del nostro tempo, l’ideologia woke nata dalla sintesi di parte del pensiero filosofico mainstream europeo del secondo ‘900 e trasformata in lotta operativa negli Stati Uniti liberal e progressisti intrisi di puritanesimo e bigottismo religioso, non sembra essersi del tutto assopito. Anzi, nonostante le chiare avvisaglie dell’esplosione della bolla woke in alcuni ambiti, la nostra società, di riflesso a ciò che avviene al di là dell’Atlantico, rimane ancora troppo succube della “dittatura corretta”. Lo stesso Corriere della Sera riporta l’estenuante dichiarazione di un’anonima italiana, iscritta ad un master della prestigiosa Columbia University di New York, alle prese con questa delirante follia.

La follia woke detta legge nelle aule universitarie

“A New York ora devo scusarmi in continuazione per essere bianca, quindi privilegiata e incapace di capire le minoranze etniche. Sono catalogata dalla parte degli oppressori. Passo il mio tempo a camminare sulle uova, a dribblare le regole della cultura woke, qualsiasi cosa dica o faccia può essere condannata come una micro-offesa rivolta contro afroamericani o latinos”. Queste le parole di una cittadina italiana residente da quasi 15 anni nella Grande Mela e che ora si trova immersa in quella che è, a tutti gli effetti, una psicosi sociale. Lei stessa racconta di come abbia dovuto scrivere un saggio in cui “anticipavo quale sarà il mio impegno nel razzismo anti-black, perché è un dogma che il vero razzismo è solo quello di noi bianchi contro i neri”. Addirittura, spiega come sia stata esclusa dal corso sull’assistenza ai tossicodipendenti, perché i non-bianchi hanno la precedenza. Per non parlare di altre partiche che hanno dell’assurdo, come la richiesta di scuse con i compagni di corso neri per il razzismo di cui i bianchi sarebbero intrinsecamente portatori. “Ogni due settimane una bianca come me deve partecipare a una riunione di White Accountability (“responsabilità bianca”): due ore con una persona che ci interroga per farci riconoscere le nostre micro-aggressioni verso i neri e chiederci un pentimento”.

Per un “Rinascimento” del III millennio

Il controllo capillare delle strutture scolastiche e soprattutto universitarie, tutte incentrate e plasmate dall’ottica Prop (Potere Razzismo Oppressione Privilegio), è qualcosa di spaventoso. La criminalizzazione e l’autocolpevolizzazione (tipica del retaggio protestante che vede l’uomo come sempre immerso nel peccato) dei bianchi e di tutto il loro ambiente culturale resiste nonostante l’ondata di violenze scoppiate in seguito all’omicidio di George Floyd si sia arenata. La crescita della pressione della follia woke sembra ultimamente essere mal digerita anche dal grande capitale, anche se la portata storica di tale processo ha, purtroppo, lasciato dei semi ben visibili. La lotta per un “Rinascimento” del III millennio in quella terra, l’Europa, che sola può aspirare a contrastare tutto ciò deve per questo rinvigorirsi.

Andrea Grieco

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