Torino, 28 apr – In attesa della fase 2 l’Italia è ferma ai box di partenza. Ma c’è anche chi non si è mai fermato, come tutti quegli immigrati che dall’inizio dell’epidemia hanno seguitato a pattugliare le nostre strade per compiere attività criminose.
Prendiamo, ad esempio, i due rapinatori di origine gabonese – uno dei quali colpito da un provvedimento di espulsione – che venerdì sera a Torino hanno tentato di rapinare un passante del proprio computer portatile. I fatti si sono svolti in via Assisi, nei pressi del giardino «Operaie della fabbrica Superga», verso l’una di notte. Il malcapitato, vittima della tentata rapina, è stato prima avvicinato da uno dei due immigrati, che prima ha cercato, senza riuscirci, di impossessarsi della borsa a tracolla che conteneva un pc portatile. Alla reazione di difesa della vittima, lo straniero ha risposto colpendola alla mano con una bottigliata. La reazione della parte lesa, ben intenzionata a non subire alcuna prepotenza, non si è fatta attendere, facendo così scaturire una colluttazione nel corso della quale il rapinatore gli ha rotto gli occhiali. Ma proprio a quel punto è entrato in gioco il complice del malvivente, cercando di neutralizzare il proprietario del computer versandogli della candeggina negli occhi e colpendolo.
La vittima, tutt’altro che intenzionata alla resa, è riuscita a scappare e allontanandosi ha contattato il 112, inseguita dagli africani che lo minacciavano con un collo di bottiglia rotto. La vittima, in contatto telefonico con la centrale operativa, ha fornito un’accurata descrizione dei due rapinatori. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha reso possibile l’arresto di uno dei due gabonesi, un 33enne con numerosi precedenti di polizia, che durante le fasi di fermo non ha disdegnato di aggredire i poliziotti cercando di colpirli e tentando invano la fuga. L’uomo è stato arrestato per tentata rapina in concorso, resistenza e lesioni.
Cristina Gauri
1 commento
Carissima Sig.ra / Sig,na Gauri, ma la pagano per scrivere questi articoli di merda o è proprio una passione?