Roma, 15 ago — Una passeggiata sui binari del treno per girare un video da pubblicare sulle principali piattaforme social — TikTok, Instagram, Facebook — incurante del pericolo mortale che stava correndo, per guadagnare like e follower anche a costo della vita: è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio nei confronti di un ragazzo marocchino di vent’anni, residente in Spagna e sedicente «influencer». Una bravata — riportata da La Nazione — che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, non solo per il protagonista e i suoi «complici» ma anche per il personale e i passeggeri del treno che sarebbe sopraggiunto di lì a poco.

Il tiktoker marocchino e la passeggiata sui binari 

I fatti si sono svolti in provincia di La Spezia tra le due stazioni di Arcola e Vezzano. Il marocchino camminava tranquillamente sui binari accompagnato da due amici, senza curarsi del fatto che due treni sarebbero passati nei minuti successivi. Solo l’intervento tempestivo della Polfer ha scongiurato l’eventualità di una tragedia: gli agenti si sarebbero accorti della «passeggiata» dei tre osservando le riprese delle telecamere di sicurezza puntate sui binari in quel tratto.

Ancora prima di allertare i militari dell’Arma, la polizia ferroviaria è riuscita a bloccare la corsa dei due treni in transito mettendosi in contatto con i due macchinisti. Si trattava di un treno merci, il cui conducente si è visto costretto a usare il freno di emergenza per un brusco stop, e di un Intercity, che ha dovuto attendere svariati minuti all’ingresso di una galleria prima di riprendere la corsa.

La cattura

Nel frattempo i carabinieri si sono precipitati sui binari per intercettare il gruppetto, che alla vista dei militari ha tentato di dileguarsi, nascondendosi nella vegetazione. I compari dell’influencer marocchino sono riusciti a fare perdere le proprie tracce, mentre il protagonista del video è stato raggiunto e bloccato dalle forze dell’ordine. Messo alle strette, ha dovuto spiegare le motivazioni dell’insano gesto. Motivazioni che ora sono al vaglio degli investigatori. Il ragazzo nel frattempo è stato denunciato.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

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