Napoli, 26 apr ā Il presidente Pd della Campania, nonchĆ© consigliere regionale, Stefano Graziano ĆØ indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in quantoĀ secondo le ipotesi degli inquirenti sarebbe āil punto di riferimento politico e amministrativoā del clan Zagaria. Perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni del presidente Pd mentre in manette sono finite 9 persone tra cui Biagio Di Muro, ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Un’intercettazione di colloqui tra Di Muro e Alessandro Zagaria, accusato di far parte dell’omonimo clan e per la Procura di āmantenere rapporti illeciti con esponenti politici locali, in particolare sindaci”, avrebbe fatto emergere un appoggio elettorale che doveva essere garantito a Graziano.
L’inchiesta ha portato all’esecuzione di altre otto ordinanze di custodia cautelare nei confronti di funzionari comunali, imprenditori, professionisti e “faccendieri”. Tutti accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo camorristico, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e altre irregolaritĆ nelle gare di appalto pubblico messe in atto anche per agevolare il clan dei casalesi.
Il presidente campano del Pd, Stefano Graziano, si sarebbe poi attivato ā circostanza però non ritenuta illecita dagli inquirenti della Dda – per favorire il finanziamento dei lavori di consolidamento di Palazzo Teti, al centro dell’inchiesta. Lo stesso graziano dal 2013 al 2015 ĆØ stato consulente prima del governo Letta e poi del governo Renzi.Ā Le verifiche sono condotte dai finanzieri diretti dal colonnello Giovanni Salerno e dai carabinieri comandati dal colonnello Giancarlo Scafuri.
Alessandro Della Guglia