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CasaPound in piazza il 6 luglio contro il ddl Zan: “Legge liberticida che non deve passare”

by Cristina Gauri
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Roma, 28 giu — CasaPound Italia scenderà in piazza contro l’abominio giuridico del ddl Zan ribadendo la sua assoluta contrarietà al disegno di legge attualmente in discussione al Senato.

CasaPound Italia in piazza contro il ddl Zan

«Il Ddl Zan è una legge liberticida che nasconde il business dell’utero in affitto e delle adozioni Lgbt e non deve passare. Per questo CasaPound Italia manifesterà il giorno in cui si voterà la calendarizzazione». Lo ha annunciato stamattina in diretta su Facebook il consigliere municipale delle tartarughe frecciate Luca Marsella. L’appuntamento è per martedì 6 luglio, alle ore 16 in Piazza San Silvestro. «La manifestazione è autorizzata — puntualizza — ed aperta a tutte le persone e associazioni che vorranno aderire».

Ostaggi di un decreto liberticida

Un «no» a tutto tondo al disegno di legge, senza compromessi. Il testo non deve passare e non è condivisibile in nessuno dei suoi punti. «Stavolta non possono esistere mediazioni, correttivi o testi condivisi. È in ballo la libertà: non basta qualche emendamento, bisogna fare le barricate in Senato contro una legge che farà diventare reato anche solo dire che una famiglia è composta da madre, padre e figli», e ci terrà in ostaggio della discrezionalità di giudici, che troppo spesso non fanno mistero della propria appartenenza politica. 

La libertà non è un’opinione

Che dire, poi, dell’opera di indottrinamento Lgbt prevista dal ddl sin dalla più tenera eta scolare: «In un momento di crisi come questo — continua Marsella — è assurdo pensare di erogare soldi pubblici per progetti che, di fatto, portano l’educazione gender nelle scuole, cosa cui punta l’art. 8 del ddl. È poi inaccettabile che non venga stabilito, ma rimesso alla discrezionalità di un giudice, il confine tra opinione e incitamento alla discriminazione o alla violenza». Conclude Marsella: «Di certo, e su questo noi siamo sicuri, la libertà non è un’opinione. Il 6 luglio manifesteremo contro il ddl Zan ma siamo ancora più determinati a scendere in piazza se e quando il ddl Zan – ha concluso Marsella – sarà effettivamente votato in Senato».

 

Cristina Gauri

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