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“Col lockdown boom di ricoveri di adolescenti”: la psicologa del Gaslini e i dati choc sui minori

by Ilaria Paoletti
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Bambino Gesù allarme adolescent

Genova, 5 mar – Cristina Venturino, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Psicologia dell’ospedale Gaslini di Genova, una eccellenza italiana nello studio e nella cura delle patologie dei minori, mette in guardia sulle conseguenze del lockdown sulla mente degli adolescenti: “Impennata di ricoveri”.

“Lockdown, aumento dei disturbi negli adolescenti”

In un’intervista a La Repubblica, edizione di Genova, la dottoressa Cristina Venturino, psicologa e responsabile dell’Unità Operativa Semplice Psicologia dell’ospedale Gaslini, parla delle conseguenze che il lockdown e le misure limitative delle libertà individuali per prevenire il contagio da Covid hanno avuto sulla psiche dei minori, in particolar modo degli adolescenti: “Aumentano i ricoveri di adolescenti” spiega la psicologa. I teenager, costretti ad una vita “da remoto” a causa della Dad e del coprifuoco, spesso finiscono ricoverati “per comportamenti lesivi contro gli altri, contro sé stessi”. Non solo: secondo la psicologa vi è stata anche quella che definisce come una vera e propria “impennata” “della diffusione dei disturbi dell’alimentazione”.

Venturino (Gaslini): “Insicurezza protratta”

La dottoressa Venturino, basandosi sui dati che apprende responsabile dell’Unità Operativa Semplice Psicologia dell’ospedale genovese specializzato nella cura dei più piccoli e quindi sulla situazione degli adolescenti in Liguria in tempi di Covid, mette sotto accusa in particolar modo la genesi di questi disturbi, dovuti non solo alla difficoltà quotidiana, ma anche alle prospettive future: in breve, questa impennata di disturbi adolescenziali è dovuta “a una situazione di grande incertezza che si protrae”.

Gaslini, un ambulatorio tutto per “loro”

Al Gaslini, già da giugno, è stato approntato per cercare di aiutare gli adolescenti e i bambini con i “postumi” del lockdown un ambulatorio di supporto, quando era diventato già evidente che questo nuovo “stile di vita” si ripercuoteva in maniera negativa sulle abitudini di chi ancora è nell’età evolutiva. “Sin dalle prime fasi della pandemia l’Istituto Giannina Gaslini ha attuato un programma di sostegno e di monitoraggio delle condizioni dei bambini e delle loro famiglie, con colloqui in presenza/distanza e con attività’ di sostegno e prossimità’, anche con l’obiettivo di individuare precocemente possibili situazioni di criticità in ambito psichico comportamentale – spiega il dottor Paolo Petralia, direttore generale del Gaslini – Aver messo in atto dei percorsi di supporto psicologico e neuropsichiatrico alle famiglie e ai bambini, come è stato fatto dal nostro Istituto, non solo ha fornito un aiuto nella fase acuta, ma ha consentito di attivare oggi un nuovo servizio che potrebbe ridurre i rischi di sintomatologie post-traumatiche perduranti nel tempo”.

Ilaria Paoletti

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1 commento

mario1232016 5 Marzo 2021 - 7:13

è ovvio che ci saranno dei danni. A parte i lockdown totali, lo stesso principio del “distanziamento” credo di non essere l’unico a pensare che potrà avere conseguenze disastrose, se portato troppo alle lunghe.
Una cosa è farlo per un tempo limitato. Mi sembra che da un anno, ci siano limitazioni della libertà personale, e non se ne vede una fine.. Questo non ha senso.
Parlare di distanziamento come se fosse una “nuova normalità”, ho visto addirittura madri che sgridavano i figli perchè vedevano uno o due amici, senza fare assembramenti, avrà delle conseguenze molto gravi a mio parere… Non si scherza su queste cose. Ho fatto l’esempio di Israele per mostrare che qualcosa nella politica dovrà prima o poi cambiare.. non si può pensare di risolvere le cose chiudendo sempre tutto. Oppure illudere la gente che dopo il vaccino succederà un miracolo.. io per ora, miracoli non ne ho visti. La delusione potrebbe essere molto forte, visto anche i virus mutano..
Premettendo che nessuno vuole negare il virus, dovrebbe cambiare anche un pochino il modo di pensare. Viene spacciata come “nuova normalità” quello che non lo è.Con una abitudine di vita poco sana(a dir poco) nel lungo termine potrebbe causarci malattie che nemmeno immaginiamo. Questo secondo me spaventa più del virus.
P.s: è solo il mio personale e modesto parere.

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