Home » Guerra nucleare? L’Oms pubblica la guida: “Ecco i farmaci da usare se…”

Guerra nucleare? L’Oms pubblica la guida: “Ecco i farmaci da usare se…”

by Valerio Savioli
2 comments
guerra nucleare, oms

Roma, 29 gen – Esclusiva del Daily Mail che riporta il recentissimo aggiornamento, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’elenco di medicinali da accumulare in caso di “emergenze nucleari o radiologiche”. Nello specifico citiamo direttamente le parole comparse due giorni fa sul sito ufficiale dell’Oms: “I potenziali scenari considerati nella pubblicazione includono emergenze radiologiche o nucleari presso centrali nucleari, strutture mediche o di ricerca o incidenti durante il trasporto di materiali radioattivi, nonché usi intenzionali di materiali radioattivi con intenti dolosi.”

Guerra nucleare? Intanto l’Oms aggiorna la lista di farmaci

L’aggiornamento sarebbe stato necessario a causa dell’aggravamento della guerra in Ucraina e in seguito al duro scambio di minacce tra le parti in causa del conflitto. “Questo elenco aggiornato di farmaci critici sarà uno strumento di preparazione e prontezza vitale per i nostri partner per identificare, procurare, accumulare e fornire contromisure efficaci in modo tempestivo a coloro che sono a rischio o esposti a questi eventi”, ha affermato il dottor Mike Ryan, direttore esecutivo di Programma per le emergenze sanitarie dell’Oms.

L’Oms ha reso pubblica una guida che sostituisce il rapporto del 2007 per sopravvivere a una catastrofe nucleare. Le raccomandazioni includono, oltre ai già accennati medicinali essenziali, anche l’eventuale ruolo che la stessa Oms ricoprirebbe in caso di deflagrazione nucleare, situazione in cui si attiverebbe il Rempan (Radiation Emergency Medical Preparedness and Assistance Network).

Tra i medicinali ritenuti imprescindibili dall’Oms troviamo: “Iodio stabile, somministrato per prevenire o ridurre l’esposizione della tiroide allo iodio radioattivo; agenti decorporanti della sabbia chelante (blu di Prussia, applicato per rimuovere il cesio radioattivo dal corpo e calcio-/zinco-DTPA usato per trattare la contaminazione interna con radionuclidi transuranici); citochine utilizzate per mitigare i danni al midollo osseo, in caso di sindrome acuta da radiazioni (ARS); e altri medicinali usati per trattare il vomito, la diarrea e le infezioni.”

Lo stesso ente sovranazionale, per bocca della dottoressa Maria Neira, vicedirettore generale ad interim, ha fatto intendere che molte nazioni non sarebbero pronte a fronteggiare un disastro nucleare: “Nelle emergenze da radiazioni, le persone possono essere esposte a radiazioni a dosi che vanno da trascurabili a pericolose per la vita. I governi devono rendere disponibili le cure per chi ne ha bisogno, in fretta. […] È essenziale che i governi siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni e a rispondere immediatamente alle emergenze. Ciò include la disponibilità di scorte pronte di medicinali salvavita che ridurranno i rischi e cureranno le lesioni causate dalle radiazioni.”

Valerio Savioli

You may also like

2 comments

A 29 Gennaio 2023 - 5:56

Ma che bel scenario… Standing ovation per quel cretino di zel… Prrrrrrrrrrrrrrr

Reply
MASS 30 Gennaio 2023 - 12:34

E la Tachipirina… no? Sai, nella Vigile Attesa… mentre aspetti che il Fungo si disperda…

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati