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Non fa il biglietto e il controllore lo insulta: che c’entra il razzismo? – VIDEO

by Roberto Derta
7 comments

atmRoma, 19 lug – Se sei immigrato puoi non timbrare il biglietto della metropolitana. Par di capire che le cose funzionino così, a giudicare dallo scandalo sorto attorno al caso del controllore dell’Atm che ha apostrofato in modo pesante un ragazzi entrato senza timbrare biglietto alla stazione Brenta della linea M3 di Milano). L’uomo ha raggiunto il ragazzo sulla banchina e lo ha insultato: “Sei una m…! Fai schifo. Gli altri pagano al posto tuo. Devi fare il biglietto come lo fanno tutti. Hai capito, m…? Tanto è una m…, e una m… rimane”. Il tutto di fronte al telefonino di un altro uomo presente sulla banchina, che ha ripreso tutto.

Il tono era certo sopra le righe, ma fino a prova contraria il controllore era dalla parte della ragione. Tanto più che il ragazzo, di fronte alle rimostranze del dipendente Atm, ha avuto un atteggiamento piuttosto supponente, sostenendo di non avere i soldi per fare il biglietto. Insomma, torti e ragioni sembrano chiari. Se non fosse che il ragazzo era di colore, dato che, da solo, ha fatto pendere la bilancia del giudizio mediatico in suo favore. In molti, infatti, hanno scelto di titolare mettendo in evidenza l’origine etnica dell’insultato: “Il controllore della metro di Milano insulta il ragazzo nero senza biglietto: Sei una merda, fai schifo!” (Huffinton Post); “Immigrato in metro senza biglietto, controllore lo insulta: Sei una m…” (La Stampa); “Milano, in metro senza biglietto. Controllore Atm insulta ragazzo di colore: Sei una merda” (il Fatto quotidiano); “Milano, controllore dell’Atm all’immigrato senza biglietto: Sei una mer…” (Fanpage).  Ma non era segno di razzismo citare l’origine etnica delle persone nei titoli? A quanto pare lo è solo quando gli immigrati commettono reati odiosi, non quando sono presunte vittime (da notare che il dipendente Atm non usa mai frasi razziste, solo insulti generici, quindi sottolineare che l’insultato è immigrato è del tutto gratuito).

Intanto una nota rilasciata dall’Azienda Trasporti Milanesi recita: “L’Azienda fa sapere di aver avviato un’indagine interna, anche attraverso l’esame completo delle immagini disponibili riprese dalle telecamere di sicurezza presenti in banchina e al mezzanino, per ricostruire l’esatta dinamica dell’intera vicenda, compresa la parte precedente al diverbio poi messo in rete. Una volta raccolti tutti gli elementi, l’Azienda prenderà i provvedimenti del caso sulla base delle proprie procedure interne e del rispetto dei regolamenti, ivi compreso il codice etico, e delle giustificazioni che il dipendente riterrà di formulare. In attesa di ricostruire l’episodio nella sua interezza, certamente il linguaggio e le modalità utilizzate dal dipendente non rientrano nel codice di comportamento che l’Azienda richiede al proprio personale”.

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7 comments

Anonimo 19 Luglio 2016 - 8:02

Se venisse licenziato con la giustificazione del “linguaggio non consono” sarebbe uno scandalo. Controllori e autisti lottano letteralmente ogni giorno con la maleducazione della gente e coi furbetti che non pagano , è comprensibile che si perda la calma , considerando il fatto che lui ci vive da quel biglietto non pagato .

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Mirko 19 Luglio 2016 - 9:25

Il problema di questo paese è che ci sono troppi comunisti con lo smartphone…

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Stefano 19 Luglio 2016 - 10:04

Se il controllore venisse licenziato bisognerebbe scendere in strada tutti e protestare violentemente. Non se ne può più di questi parassiti.

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Sergio 19 Luglio 2016 - 10:11

io sono d’accordo, il “signore” che non paga il biglietto è una merda, parola tra l’altro che si usa continuamente a qualsiasi livello sociale normalmente, risultando un aggettivo un po’ più forte degli altri, quindi: merda, merda, merda!

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Sergio T. 19 Luglio 2016 - 10:32

il controllore ha usato un aggettivo un po sopra le righe… ma deve essere esasperante lottare quotidianamente con individui che si comportano come se tutto gli fosse dovuto, che si sentono legittimati a non pagare il biglietto , a credersi al di sopra delle regole di comportamento civile e sociale, solo perchè sono arrivati in un paese che da loro assistenza e sostentamento , non significa che sia il paese di bengodi, dove chi lavora e si guadagna da vivere faticando gli deve dare quello che invece anche loro si devono guadagnare!! il razzismo non centra nulla !! se puniscono quel controllore commettono un errore imperdonabile!!!

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Laura A. 20 Luglio 2016 - 6:32

Sí sí sono sicura che voi benparlanti dietro il vostro smartphone, ogni volta che vedete una persona viaggiare senza biglietto lo prendiate a male parole urlando o lo segnialiate all’addetto. È cosí? Penso proprio di no. Io sono di Milano non so voi, prendo abitualmente i mezzi pubblici, soprattutto la metro, ed ho un abbonamento annuale A.t.m. che pago 500 euro all’anno, quindi mi infastidisce personalmente chi non paga il servizio, ma non vado in giro gridando a questo e quello che sono delle merde, ne’ mi auguro che lo faccia il controllore, semplicemente perchè sono una persona educata, forse perchè riesco a filtrare i pensieri prima che si traducano in parole, comunque mi basterebbe che l’abusivo fosse fermato, controllato e sanzionionato da chi di dovere con decoro e competenza, senza che la banchina diventi la gogna pubblica, dato che non serve a quello.. Ecco nella mia esperienza almeno trentennale di cliente A.t.m., sin dai tempi delle scuole superiori, purtroppo sono abituata a vedere controllori che girano la testa e ignorano quel che succede ai tornelli, che rispondono approssimativamente e scocciati alle richieste di informazioni se non sono impegnati in conversazioni private al cellulare o lungamente assenti dal gabbiotto , personalmente, purtroppo, non ne ho mai visto uno intervenire bloccando i ragazzotti che si attaccano alle spalle di chi timbra per sfruttare l’apertura dei tornelli, anzi mi è capitato spesso di “offrire” il viaggio  a qualcuno, eppure mai e dico mai nessuno addetto è intervenuto. Ora, la reazione di questo dipendente A.t.m., che voi giudicate una vittima, mi sembra a dir poco esagerata e sconcertante. Io sono di colore, non entro nel merito del razzismo perchè non so come avrebbe reagito questa persona se a passare senza biglietto e con fare supponente, fosse stato un “bianco” in generale o un italiano in particolare ma so, e dovreste sapere anche voi, che l’educazione deve essere un caposaldo dei valori della persona a maggior ragione di chi riveste un ruolo professionale che prevede il contatto col pubblico (di merda o no) e già solo una reazione del genere, mi basta per giudicare tale personaggio inadatto al ruolo e penso che chi lo giustifica dovrebbe vergognarsi e piuttosto ritenersi offeso; ma che razza di esempio potrá mai essere per gli altri? Che figura ci fa A.t.m. agli occhi degli avventori della metro italiani e stranieri, adulti e bambini e temo che nella vita privata, quest’uomo non possa offrire reazioni tanto migliori ma in effetti questi sono affari suoi e di chi lo frequenta per passione….

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Luca 26 Luglio 2016 - 1:05

Ma non se ne può più, per colpa di sta gente chi è onesto gli tocca pagare anche per loro. Faccio l’ abbonamento a mio figlio 48€ (studente) al mese e ci sono solo 4 pulman e basta. Per fare 27 km si spende 5,10€ (10,20€), la prima ora di lavoro la perdo nel viaggio. Costa meno la macchina icredibile.
Per non parlare dei mezzi, al posto dell’ aria condizionata c’è aria al disel e putrida, è meglio controllare i sedili se non ti vuoi prendere i pidocchi. C’era la ferrovia che collegava al capoluogo (fatta dal Fascismo naturalmente), ma i compagni hanno tolto 2 km di rotaie e sono 50anni che alle amministrative promettono di rimetterle, ma poi si dimenticano. Abbiamo dei delinquenti traditori al servizio di sion come amministratori. Ci hanno portato nel terzo mondo e non ci usciamo più.

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