Roma, 28 apr – Gli effetti del coronavirus non saranno devastanti solo per economia e salute fisica degli italiani: c’è tutto un «sommerso» riguardante lo stato di salute mentale di molti dei nostri connazionali, che sta ora emergendo in tutta la sua drammaticità con il passare delle settimane trascorse all’insegna del distanziamento sociale. Una delle fasce della popolazione più colpita risulta quella degli adolescenti. Secondo uno studio dell’associazione di psicologi «Donne e qualità della vita» un adolescente su tre avrebbe sviluppato in questo periodo sintomi depressivi a causa del lockdown, e la cosa che manca di più ai ragazzi – udite udite – è la scuola.
Più teenager depresse
Lo studio si basa sulle segnalazioni di oltre 600 ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Sono in le ragazze a manifestare più sintomi depressivi (nel 68% dei casi) rispetto ai ragazzi (42%). Anche se in questo caso, si deve tenere conto della maggiore propensione delle adolescenti a parlare dei propri problemi rispetto ai maschi della stessa età, tradizionalmente più chiusi. La depressione è più diffusa al Nord, con il 44% dei casi, mentre al Sud è del 33%.
Ansia e panico i nemici principali
La ricerca indica gli stati di ansia come la manifestazione principale dello stato depressivo dei giovani (per il 18% degli intervistati), seguiti dagli attacchi di panico (16%), la perdita di energie (14%), il senso di fatica e spossatezza (13%), i disturbi della concentrazione e della memoria (10%), l’agitazione motoria e il nervosismo (8%), la perdita o l’aumento di peso (7%), l’insonnia, l’ipersonnia o comunque i disturbi del sonno (5%), i dolori fisici (2%) e, nell’1% dei casi, le regressioni comportamentali.
Dopo due mesi di isolamento, la scuola è in cima alla classifica dei desideri degli adolescenti (19%), preferita persino alla possibilità di uscire (18%), e di incontrare gli amici (16%), vedere i propri nonni o parenti (14%), lo svago e i divertimenti (10%), l’esercizio fisico in libertà, specialmente all’aria aperta (7%), ballare (5%), andare al cinema (4%), andare allo stadio (3%) e trascorrere i weekend fuori porta (2%).
Cosa fanno i teenager dello stivale per combattere questi stati depressivi? Nel 5% dei casi, si affidano ai social network e ai loro idoli del web; la maggior parte, il 31%, si affida alle serie tv sulle piattaforme streaming; c’è poi un 28% che si svaga ascoltando i dj set dei propri idoli musicali. Il 23% si butta a capofitto nella scuola tra compiti, studi, ripassi e didattica a distanza; senza dimenticare i videogiochi (20%). Il 19% si diletta in attività motorie. Uno sparuto 15% si dedica alla lettura.
Cristina Gauri
2 comments
e certo… son tutti froci questi giovanetti.
Vergognati genzo delle stro… che scrivi, c…