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Coronavirus, blitz della GdF al Pio Albergo Trivulzio e altre case di riposo. “Centinaia di anziani morti”

by Cristina Gauri
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pio albergo trivulzio

Milano, 14 apr – Procedono le perquisizioni e le acquisizioni di documenti a Milano sul fronte delle Rsa ad opera della Guardia di finanza. Tra le strutture coinvolte anche gli uffici del Pio Albergo Trivulzio di Milano e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone, nonché in una residenza a Settimo Milanese. I Nas sono invece operativi nelle strutture della Bergamasca.

I blitz serviranno ad acquisire le cartelle cliniche degli ospiti morti nelle case di riposo durante l’emergenza Covid-19, ma non solo: si va dai protocolli e direttive interne dei vertici agli eventuali scambi di informazioni tra le strutture e l’amministrazione regionale, che ha compiti di sorveglianza sulle Rsa. I reati per cui si indaga sarebbero epidemia colposa ed omicidio colposo plurimo che coinvolgerebbero una decina di strutture.

Dall’inizio dell’epidemia, infatti, risultano essere centinaia gli anziani morti nelle strutture lombarde. Nel mirino delle autorità vi sono carenze e omissioni nella gestione degli ospiti, come l’assenza di mascherine e altri dispositivi di protezione, ma anche, tra i vari fronti, anche sulla promiscuità, all’interno delle strutture, tra pazienti dimessi dagli ospedali ed anziani.

Il Pio Albergo Trivulzio ha visto, per ora, il maggior numero di decessi tra le varie Rsa milanesi, (quasi 150 morti su un totale di circa 1200 persone). L’inchiesta vede indagato il dg Giuseppe Calicchio che, sentito nei giorni scorsi in videoconferenza dagli ispettori del Ministero della Salute, ha spiegato di aver seguito regole e protocolli, anche regionali e ministeriali. Ma i conti non tornano, al Trivulzio come nelle altre Rsa meneghine: dalle analisi sulle centinaia di morti per sospetto Covid fino all’assenza di tamponi e di mascherine e alle presunte minacce agli infermieri che le utilizzavano. Al vaglio anche le eventuali omissioni nei referti e nelle cure fornite e la presunta ‘commistione’ tra anziani e pazienti dimessi dalle strutture ospedaliere. Al Don Gnocchi, il cui numero dei decessi sfiora quello del PaT, ci sono già 4 indagati (il numero di morti è simile a quello del Pat). Iscritti nel registro anche i vertici della Sacra Famiglia di Cesano Boscone e presto anche quelli delle altre Rsa.

Cristina Gauri 

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2 comments

Ermanno 14 Aprile 2020 - 5:55

Si vede che gli “ordini” che arrivano da Bruxelles al “nostro governo” dicono di approfittare delle circostanze per ridurre le pensioni da pagare… La Troika sta già iniziando il suo lavoro. 😬🤔

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