Firenze, 24 feb – E’ braccio di ferro serrato tra la Toscana e la comunità cinese regionale. Vertice dello scontro, la richiesta di predisporre strutture temporanee per l’accoglienza e dei cinesi provenienti dal loro Paese: i capannoni-dormitorio in cui molti di essi vivono e lavorano risultano infatti inadeguati per l’isolamento previsto dalla quarantena. “Non se ne parla”, tuona il presidente Enrico Rossi, che evidentemente ora non ha più paura di passare per “fascioleghista”. Cosa mai gli avrà fatto cambiare idea?
L’aut aut della comunità cinese
Secondo quanto riferisce L’Arno, la richiesta è arrivata da Xu Qiulin, rappresentante della comunità cinese di Prato, il quale ha riferito che 600 suoi concittadini sarebbero pronti a rientrare in Italia, ma non disporrebbero di un posto adatto per sottoporsi alla quarantena volontaria. Un richiesta corredata di un aut aut allarmante: o ci fornite le strutture adeguate, oppure li lasciamo liberi di circolare dove ritengono opportuno. Gli imprenditori cinesi non vogliono rischiare che i loro capannoni si trasformino in lazzaretti; lo scaricabarile va quindi alla Regione.
Il no di Rossi
Un ricatto a cui Rossi non vuole sottostare – ma forse doveva pensarci un po’ prima: “Sentiamo dire di alcune centinaia di persone che starebbero per tornare dalla Cina senza avere una casa e che chiedono a noi di istituire centri di isolamento a Prato”, dichiara in una nota. “Sia chiaro: non allestiremo strutture temporanee che risolvano problemi di domicilio per chi non ne ha uno adeguato, come invece ci viene chiesto dagli imprenditori cinesi di Prato che adesso annunciano di voler negare gli alloggi a chi rientrerà dalla Cina, generando così situazioni di sfruttamento e illegalità”.
Il Pd non abbraccia più i cinesi?
La soluzione proposta da Rossi è semplice: “Se ne restino in Cina. Le disposizioni del ministero – prosegue Rossi – parlano con chiarezza di una quarantena a domicilio volontaria sotto sorveglianza attiva da parte degli operatori sanitari”. Come sembrano lontani i giorni dell'”abbraccia un cinese” per il Pd toscano. “Voglio essere chiaro – prosegue Rossi – invito la comunità cinese e il console a garantire che coloro che sono senza domicilio adeguato non ritornino in Toscana. La questione ha un evidente risvolto nazionale e pertanto chiederò che anche il governo intervenga nei confronti delle autorità cinesi”.
Voci dall’opposizione
Il pericolo era già stato segnalato dai deputati Stefano Mugnai ed Erica Mazzetti, di Forza Italia, denunciando “un rischio infezione più alto perché molti cinesi vivono e lavorano nei capannoni”, strutture in cui si ammassano decine di persone spesso in pessime condizioni igieniche. Circa 1500 cinesi sarebbero già rientrati a Prato dal loro Paese. All’appello, secondo alcune stime, ne mancherebbero ancora un migliaio.
“Non basta sospendere i voli diretti da e per la Cina – ha dichiarato a Sky Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia – servono controlli soprattutto per quelli indiretti. Non è tollerabile che in Italia si possa rientrare tranquillamente prendendo voli che effettuano scali come accaduto anche per i 2500 cinesi rientrati a Prato dal loro capodanno. Proprio per questo chiedo che queste persone vengano messe subito in quarantena obbligatoria. Senza alcuna polemica ma con il massimo spirito di collaborazione, invito il presidente della Toscana Rossi ad agire immediatamente. Bisogna smetterla di scherzare con la salute dei toscani e degli italiani”:
Cristina Gauri
7 comments
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…un modo per scroccare case popolari..Altro che quarantena volontaria: se i risultati di tali analisi saranno confermati, nei capannoni, andranno murati..
https://it.insideover.com/societa/cina-pazienti-guariti-risultano-positivi-non-sappiamo-se-sono-contagiosi.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redirect
un bravo giornalista riporta notizie senza esprimere opinioni di sorta. E’ un articolo fazioso clamorosamente critico nei confronti del sindaco, con opinioni non costruttive ma sul sottile filo che separa una provocazione da affermazioni pseudo-razziste. Sono questi articoli che generano disinformazione e paura per l’altro, e io voto lega quindi penso di non essere di parte.
[…] nel Centro-Nord ed è presieduta da un personaggio, il super rosso Enrico Rossi, che ha tenuto una condotta folle dagli effetti potenzialmente devastanti. Qui c’è da riflettere seriamente su due fattori: in che mani è oggi l’Italia e se dal […]
[…] dalla Cina di ritorno dal capodanno cinese. La lezione di antirazzismo consiste nel lasciarli liberi di autogestirsi, senza quindi imporre loro controlli o quarantene. Dei circa seicento clandestini cinesi presenti a […]
[…] Veneto e Lombardia del virus cinese il dubbio era sorto, perché con tutta evidenza è sufficiente fare scalo in altri Paesi per arrivare in Italia indisturbati. Oggi però l’inefficacia della misura attuata dal governo è purtroppo chiara a tutti. Si […]
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